DANNY WELBECK (Inghilterra)Nato a Longsight, quartiere di Manchester, il 26 novembre 1990 – 21 anniSquadra: Manchester UnitedRuolo: Attaccante
mondiali 2014
GENERAZIONE EURO: Welbeck e Carroll, i giovani leoni inglesi
DANNY WELBECK (Inghilterra) Nato a Longsight, quartiere di Manchester, il 26 novembre 1990 – 21 anni Squadra: Manchester United Ruolo: Attaccante Nato da genitori ghanesi, Welbeck è stato notato dal Manchester United all’età di 6 anni. Fa il...
Nato da genitori ghanesi, Welbeck è stato notato dal Manchester United all’età di 6 anni. Fa il suo ingresso definitivo in squadra però solo nel 2005. Nonostante affetto dalla sindrome di Osgood-Schlatter, Welbeck non riporta danni permanenti alle ossa e supera anche la polmonite cronica che lo affligge.Welbeck viene definitivamente promosso in prima squadra nel corso della tournée in Arabia Saudita e debutta contro l’Al-Hilal, sbagliando peraltro un calcio di rigore. Successivamente, come suo costume, Sir Alex Ferguson lo utilizza con il contagocce, cercando di inserirlo gradualmente nella squadra. Welbeck fa il suo debutto in Premier League il 15 novembre 2008, contro lo Stoke City bagnando il suo esordio con il gol del 4-0, un gran tiro in corsa da 30 metri che va a morire nel sette avversario. Nel 2009 il figlio di Ferguson, Darren, manager del Preston, lo vuole con sé e il padre acconsente al prestito di un anno. La stagione però è minata da un brutto infortunio al ginocchio (si opera a Manchester) che lo fa stare fermo a lungo e Welbeck a Preston colleziona solo 8 presenze con 2 reti. Danny nella stagione successiva viene dato ancora in prestito al Sunderland dove disputa una grande stagione e i suoi tifosi chiedono a gran voce una convocazione in Nazionale. Sul più bello però s’infortuna di nuovo al bicipite femorale ed è costretto a fermarsi per due mesi. Ritorna al Manchester United in prima squadra e parte subito forte, convincendo Ferguson a schierarlo spesso in coppia con Wayne Rooney. Nonostante altri infortuni a ginocchio e coscia, Welbeck realizza una doppietta in Champions League nel 3-3 contro il Basilea di questa stagione. Welbeck è lanciatissimo e disputa una fantastica stagione che lo consacra definitivamente come giocatore di livello internazionale. Le sue performance gli valgono un posto nella rosa dei candidati per il premio PFA Player 2012 “Giovane dell’anno”, poi vinto dal difensore del Tottenham Hotspur Kyle Walker.Capitolo Nazionali. Il 18 novembre 2008, la federazione calcistica ghanese fa sapere che è alla ricerca dei documenti necessari per convocare Welbeck in Nazionale maggiore, ma la cosa non va a buon fine e il 29 marzo 2011 Welbeck viene convocato per la prima volta nella Nazionale maggiore inglese, proprio in occasione di un’amichevole contro il Ghana in cui Danny gioca solo 8 minuti.Welbeck è un attaccante che può giocare in diverse posizioni sul fronte d’attacco. Molto estroso e imprevedibile, può partire da lontano o addirittura giocare sulla fascia, posizione in cui Ferguson lo ha impiegato diverse volte. Ma il meglio di sé lo dà quando può giostrare vicino alla porta, sia da prima sia da seconda punta. Giocatore dotato di grande esplosività fisica e molto completo, purtroppo è spesso limitato da frequenti infortuni, retaggio della sindrome osteopatica di cui ha sofferto nell’età adolescenziale. Se sta bene è un giocatore potenzialmente devastante. Ferguson crede in lui ma ancora non lo impiega con continuità, per eventuali acquirenti sarà difficile portarlo via da Manchester. Nella selezione per Euro 2012 potrebbe ritagliarsi uno spazio importante. Il suo cartellino vale circa 18 milioni di euro.
ANDY CARROLL (Inghilterra)Nato a Gateshead, il 6 gennaio 1989 - 23 anniSquadra: LiverpoolRuolo: CentravantiCresciuto nelle giovanili del Newcastle, il suo esordio nel novembre 2006 in prima squadra è da ricordare. L’occasione infatti è un match di Coppa Uefa contro il Palermo nel quale Carroll entra a pochi minuti dal termine al posto di Nolberto Solano, diventando, a 17 anni e 300 giorni, il più giovane giocatore del club a giocare in una competizione europea nella storia del Newcastle. Quattro mesi dopo esordisce anche in Premier League contro il Wigan e alla fine dell’anno vince il Wor Jackie Milburn Trophy, assegnato ogni anno alla migliore giovane promessa del Nord-Est inglese. Il suo primo gol con la prima squadra lo segna alla Juventus in amichevole e dopo l’incontro il portiere bianconero Gianluigi Buffon gli fa un sacco di complimenti vaticinandogli un grande futuro. A fine stagione va in prestito al Preston per sei mesi ma l’esperienza non è entusiasmante e fa ritorno al Newcastle. La stagione 2008-2009 è però drammatica per i magpies che retrocedono dopo 15 anni di Premier League. Nella Serie inferiore Carroll diventa punto fermo dell’attacco del Newcastle. Chiude con 19 gol realizzati e all’inizio dell’anno chiede espressamente la maglia numero 9 che fu di Alan Shearer, leggendario attaccante del Newcastle. Per lui, da sempre pazzo per il Newcastle, è un autentico sogno. Inizia bene la stagione ma nel mercato invernale scoppia un pandemonio. Il Liverpool cede improvvisamente Torres al Chelsea per 65 milioni di euro e i reds si trovano out of the blue senza centravanti. Bussano subito alla porta del Newcastle e offrono 35 milioni di euro, il Newcastle rifiuta. Dopo poche ore l’offerta si alza a 43 milioni di euro e il Newcastle non può far altro che accettare. Carroll diventa così il nuovo centravanti del Liverpool, il resto della stagione è difficile soprattutto a causa di un infortunio che lo tiene fermo fino a marzo e Andy fatica a trovare spazio. In questa ultima stagione Carroll è partito bene e ha finito ancora meglio con una rete allo scadere nel derby di semifinale in FA Cup contro l’Everton che ha deciso l’incontro in favore dei reds per 2-1. «Questo gol è stata la più bella sensazione della mia carriera» ha detto poi Carroll con il compagno di squadra Carragher che lo ha definito «Un gol che vale 43 milioni di euro da solo, Carroll verrà ricordato per sempre nella storia del club».Nella squadra Nazionale, dopo poche presenze con l’Under 21, Carroll viene convocato da Capello per l’amichevole persa contro la Francia nel novembre 2012 a Wembley e risulta uno dei pochi a salvarsi dalle critiche feroci dei tabloid ai “leoni inglesi”. Segna il suo primo gol con la maglia dell’Inghilterra 6 mesi dopo in un’amichevole contro il Ghana.Carroll incarna il prototipo del centravanti inglese: alto, fortissimo di testa (secondo Kevin Keegan «uno dei migliori 3 colpitori di testa che io abbia mai visto») e dotato di un tiro potente. Già padre di una bimba di due anni, i tabloid inglesi lo hanno accostato a Mark Hateley e Alan Shearer, ma ne sottolineano il carattere problematico che gli ha causato non pochi guai sinora. Nato, evidentemente non a caso, nella stessa città di Paul Gascoigne, ha le stesse bizzarrie comportamentali dell’ex laziale. Arrestato 2 volte a causa di risse in bar, talvolta ha avuto problemi anche con i compagni, come nel 2010 quando ruppe una mano al compagno Steven Taylor in una rissa. Pochi mesi dopo fu accusato di aver picchiato la ex fidanzata e gli fu garantita la libertà solo a condizione che si trasferisse a vivere dal capitano del Newcastle Kevin Nolan, convivenza che ha causato non pochi problemi allo stesso Nolan (auto bruciate e porte di casa imbrattate). Fabio Capello quando lo convocò disse che avrebbe dovuto subito dare un taglio alla birra, da quando è al Liverpool però il suo stile di vita sembra cambiato e Carroll sembra aver messo la testa a posto. Chissà che Euro 2012 non rappresenti la consacrazione definitiva per “il centravanti da 35 milioni di sterline”.
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