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Strama a FcIN1908: “Vittoria di squadra, ora fanno fatica a segnarci. Cassano…”

Ha sofferto in panchina come tutti gli interisti. E come loro, alla fine di una gara tiratissima, si è messo a saltellare, a correre verso la Curva Nord al triplice fischio. Il derby lo ha vinto Stramaccioni e non è stato per niente facile: un...

Eva A. Provenzano

Ha sofferto in panchina come tutti gli interisti. E come loro, alla fine di una gara tiratissima, si è messo a saltellare, a correre verso la Curva Nord al triplice fischio. Il derby lo ha vinto Stramaccioni e non è stato per niente facile: un muro a segnare di testa al terzo minuto, un muro per contenere per 45' minuti un Milan che le ha tentate tutte, soprattutto quando l'Inter è rimasta in dieci per doppio giallo a Nagatomo. È finito il tour de force di sette partite, quello che era stato definito il primo banco di prova per la squadra nuova di Strama. E la classifica sembra non dire male male. Alla fine della gara contro i rossoneri, il mister, in sala stampa si è confrontato con i giornalisti. Fcinter1908.it, presente con i suoi inviati allo stadio Meazza, vi riporta le sue parole: 

COSE POSITIVE -Per un progetto nuovo come il nostro è normale che si debba lavorare. Noi dobbiamo farlo. Il dato positivo è un'oggettiva crescita nel modo di stare in campo. Nelle gare giocate prima di queste tre partite sembrava che per segnarci bastava poco, adesso per trovare la porta bisogna essere bravi e questo è un merito dei miei ragazzi. Manchiamo nella continuità durante le partite. 

ARBITRAGGIO - Se Allegri è scontento per i dodici secondi persi alla fine del primo tempo, io sono scontento per aver giocato 44 minuti in dieci. Anche in partite perse credo che non serve a niente, per quanto mi riguarda, parlare di arbitri: io ovviamente difendo il mio punto di vista e quello della mia squadra. Se dite che la squadra penalizzata sono loro secondo me non è vero. È stata pesante la doppia ammonizione a Nagatomo, avrei preferito prendere gol, un rigore, ma giocarla undici contro undici. 

CASSANO E RANOCCHIA - Volevo un'Inter che approcciasse bene il derby. Su un errore di Abbiati potevamo fare il secondo gol, poi ha fatto meglio il Milan e siamo stati costretti a stare bassi e lì ci è mancata la capacità di innescare i nostri tre giocatori offensivi. Cassano non è riuscito ad entrare in partita perchè Allegri su di lui ha costruito una gabbia con tre uomini. La prestazione individuale va contestualizzata. Non è stato convocato? Sarei stato contento se Prandelli l'avesse chiamato e sono contento di Ranocchia che ha strameritato questa convocazione. Ranocchia sta crescendo, io mi ricordo cosa si diceva di lui, cosa dicevate, perché mi ricordo tutto, quando sono arrivato qui.

COUTINHO -Cosa gli ho detto nel momento della sostituzione? Che usciva se no rientravamo in dodici. Non riuscivamo ad innescarlo, non si possono assegnare a lui colpe che non ha. Se non riesci a prendere la tua zona di vantaggio a centrocampo devi essere intelligente e cambiare e con Guarin è andata meglio.

LA NOSTRA DOMANDA AL MISTER - Come valuto la prestazione della difesa e secondo lei Cassano ha sentito troppo la partita? La prestazione importante credo sia dell'Inter in quanto squadra: la difesa ha tenuto grazie a tutti gli uomini in campo. Abbiamo cercato di non concedere il fraseggio stretto nell'area, li abbiamo costretti a crossare e quello non è il loro dna e così non abbiamo mai neanche perso la voglia di ripartire. I fischi a Cassano? Credo non ne abbia risentito, il Milan gli ha messo addosso tre uomini, cambiando il centrocampo - se fossimo rimasti in undici - anche lui avrebbe fatto meglio, ma poi ha capito il cambio, si è fermato in panchina e non mi ha mollato più neanche per un attimo (ride.ndr).

SOLIDITÀ - Questo è un grande gruppo, siamo tutti molto uniti. Nel secondo tempo abbiamo giocato a quattro dietro. La difesa a tre non è la manna del cielo che risolve tutti i problemi, nel secondo tempo ci siamo difesi con il 4-4-1. Dobbiamo lavorare e per fortuna c'è la sosta, credo arrivi nel momento migliore. 

MECCANISMI DI DIFESA -Il primo termometro per capire come sta una squadra è la retroguardia. Con la Fiorentina eravamo aggressivi. Con il tridente del Milan, se gli concedi trenta metri ti fanno secco. Quando andavamo in inferiorità numerica a centrocampo la linea scattava sempre. 

ENTUSIAMO - Se io esagerassi con l'entusiasmo adesso sarebbe fuori luogo, ma c'è da dire che c'è una crescita costante e questo è quello che mi fa piacere. Oggi siamo una squadra compatta, mentalmente unita, prima eravamo troppo fragili. Mi sono assunto la responsabilità di cambiare in accordo con i miei e non abbiamo mai perso pericolosità.

PERCHÈ COUTINHO - Se ho scelto lui è perchè Palacio non aveva i novanta minuti nelle gambe, avremmo concesso troppa libertà ai loro tre centrocampisti. Se Sneijder torna sarà un problema? Io li voglio sempre con me i grandi giocatori.