news

A Coverciano presentato il premio Armando Picchi

Francesco Parrone

Si è tenuta questa mattina presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano, la conferenza stampa di presentazione del Premio Armando Picchi, riconoscimento che verrà assegnato lunedì 16 maggio 2011, nel Parco delle Terme di Casciana Terme (PI),...

Si è tenuta questa mattina presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano, la conferenza stampa di presentazione del Premio Armando Picchi, riconoscimento che verrà assegnato lunedì 16 maggio 2011, nel Parco delle Terme di Casciana Terme (PI), al miglior difensore della Serie A Tim 2010-2011 e al miglior difensore italiano under 23. Il premio, che ha ottenuto il patrocinio della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), dell'AIC (Associazione Italiana Calciatori), dell'A.I.A.C. (Associazione Italiana Allenatori Calcio) e della Provincia di Pisa, è stato istituito dall'Amministrazione comunale di Casciana Terme per celebrare il 40° anniversario della scomparsa di Armando Picchi, capitano della Grande Inter di Angelo Moratti ed Helenio Herrera. I nomi dei due calciatori vincitori saranno scelti con votazione dei direttori delle maggiori testate giornalistiche sportive, televisive e della carta stampata, usando come parametri di giudizio, non solo qualità fisiche, tecniche e le doti tattiche ma anche quelle umane come lealtà, fair play e personalità, doti che si avvicinano di più all'esempio di Picchi.Argute, brillanti e sensibili le parole con le quali Renzo Ulivieri, presidente dell'A.I.A.C., ha ricordato Picchi, proprio all'apertura della conferenza stampa: "Ero un ragazzo, un giovane tifoso, quando Picchi calcava i campi della Serie A, ricordo che di lui mi colpì immediatamente il carattere e la personalità con le quali dirigeva la squadra in campo. Era un grandissimo difensore di un calcio molto diverso da quello attuale, allora si difendeva a uomo, oggi si difende a zona, ma lui aveva una qualità che è propria di tutti i migliori difensori, aveva una notevole intuizione e questa gli consentiva di leggere nella mente dell'avversario che gli si trovava davanti, riuscendo ad anticiparne le mosse. Concludo dicendo che da allenatore ci è mancato, ci è mancato molto. Sono certo che l'intuizione avuta da Italo Allodi di portarlo giovanissimo alla Juventus come allenatore non solo si sarebbe dimostrata azzeccata, ma in poco tempo lo avrebbe visto imporsi anche in quel ruolo".