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La domanda urgente di Ultimo Uomo: “Stiamo forse sottovalutando Federico Dimarco?”

Redazione1908
Focus sulle qualità di Federico e sulla sua incredibile visione di gioco

"Le due partite di Nations League sembrano essere state giocate apposta per ricordarci delle qualità eccezionali di FedericoDimarco", scrive Ultimo Uomo. L'approfondimento sul terzino dell'Inter parte proprio dall'ultimo match giocato dagli Azzurri contro Israele. Il gol di Frattesi diventa importante per accendere i riflettori sul cross di Dimarco: "Calafiori controlla di coscia un campanile che si è alzato a ridosso della trequarti e, di prima intenzione, con il piatto sinistro, serve Dimarco sulla corsa in fascia. Dimarco non si aggiusta neanche la palla, gli basta una rapida occhiata per vedere Frattesi a rimorchio di Retegui al limite dell’area. Taglia leggermente la traiettoria del pallone, accelera la giocata e quasi di controbalzo lo colpisce dandogli una traiettoria leggermente all’indietro. È una palla rasoterra forte e tesa, che Frattesi calcia di sinistro bene quanto basta per sorprendere il portiere".

Ultimo Uomo analizza il cross di Dimarco per Frattesi ed esalta le qualità del giocatore nerazzurro: "Cambiaso non vede, o non riesce a servire Di Lorenzo a pochi passi, né riesce a calciare su Retegui in corsa; Dimarco invece mette la palla in un corridoio stretto e lungo una ventina di metri, e affretta la giocata perché quella finestra si sta per chiudere, per via di un avversario a pochi passi che oltretutto gli ostruiva parte della visuale nella direzione di Frattesi. Come la descriviamo questa occasione? Un cross da quinto a quinto, come si dice di solito? Sì, certo, in teoria, Cambiaso e Dimarco sono i due esterni del 3-5-2 italiano, ma è davvero difficile e riduttivo definire la palla di Dimarco un semplice cross. La qualità di Dimarco è più vicina a quella dei giocatori di bowling, in grado di colpire il birillo 7 con l’angolo giusto per farlo schizzare sul birillo 10 (uno dei colpi più difficili nel bowling, anche se non il più difficile statisticamente), o a quella di un golfista che mette una palla minuscola in una buca minuscola da decine e decine di metri di distanza, piuttosto che a quella di un normale terzino o di un altro esterno a tutta fascia".


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