Brasile e assoluta mancanza di controllo. "Sono stati 6 mesi che mi hanno fatto sentire l'uomo più felice del mondo in un campo (…) 50, 60, 70 birre in una notte. È arrivata la pandemia, non c’erano gli allenamenti, non c’era il gruppo, non c’era il calcio. Non c'era paura. Andavo in favela, stavo con una ragazza qualsiasi, mi abbandonavo completamente, ubriaco andavo a cercare il pericolo. L'ho chiamata adrenalina, vedere le armi, il movimento. Non ho capito il rischio".
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