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Il passaggio di Manuel Neuer dallo Schalke al Bayern Monaco è stato abbastanza travagliato. Non tanto per la trattativa, quanto piuttosto per la rivalità tra le due tifoserie. La storia è lunga e affonda le sue radici nella vecchia rivalità tra Schalke e Bayern. Nel 2009 ai Monaco di Baviera, Neuer, per celebrare un trionfo sul Bayern con lo Schalke fece lo stesso gesto di Kahn nel 2001, sventolare in faccia agli avversari una bandierina del corner. "Una piccola rivincita, un modo per togliere una spina dal mio cuore" ha detto poi il portiere, che non conosceva i problemi che tale gesto gli avrebbero portato ora.
Da nemico pubblico a futuro Kahn... un compito ingrato. Gli ultras della squadra bavarese non hanno partecipato alla presentazione di Neuer. Ora, questi gruppi radicali hanno mandato segnali di pace... a condizione che Neuer accetti un codice di condotta che gli è stato consegnata dagli stessi ultras.
Martedì, Neuer ha incontrato i rappresentanti degli ultras del Bayern Monaco. Essi hanno sostenuto che il portiere "se si comporterà correttamente nei confronti dei tifosi e seguirà le regole che gli abbiamo dato, mantenendo una rispettosa distanza rispetto a noi, non ci saranno più proteste e atti orchestrati contro di lui.
Neuer non ha commentato, ma la temperatura sale tra la dirigenza del club. Rummenigge si è detto "a corto di pazienza" con gli ultras della squadra e il nuovo allenatore Jupp Heynckes, è stato ancora più chiaro: «Un gruppo di minoranza non può permettersi di dettare le condizioni a un giocatore. Se avessi visto questa cosa anni fa, penso che mi sarebbe montata la rabbia, ma ora penso che tutto funzionerà se tutti si comporteranno in modo ragionevole».
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