LEGGI ANCHE
"Quel che conta, in ogni caso, è che Calhanoglu si sia lasciato alle spalle il problema agli adduttori della coscia sinistra che lo aveva messo ko all’Olimpico dopo un assaggio di gara contro la Roma. Senza di lui l’Inter non ha sbandato, anzi. Simone ha dimostrato di avere risorse e soluzioni per sopperire all’assenza del fedelissimo — vittorie con Roma, Young Boys ed Empoli, alle quali si aggiunge il 4-4 con la Juve in cui Zielinski si è vestito da Calha in tutti i sensi, doppietta su rigore compresa — ma insomma, con Hakan nel cuore della manovra è tutta un’altra storia. E il tecnico nerazzurro è il primo a esserne consapevole, come del resto sottolineano le sue scelte prima dell’infortunio di Calhanoglu (9 presenze tra A e Champions, tutte da titolare, e un solo turno di riposo) e durante la sua assenza. In regia si sono alternati Barella, Zielinski e Mkhitaryan, anche perché Asllani, vice designato, non è al meglio. L’albanese avrà tempo per rimettersi senza forzare: Calha sta per tornare", aggiunge Gazzetta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA