Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il ministro Andrea Abodi ha parlato delle novità e delle nuove riforme nel 2025:
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Abodi: “Stadi? In arrivo importante novità. Milano verso buona soluzione. Su decreto e ultras…”
«È stato un anno impegnativo e gratificante, con tantissime emozioni da parte degli atleti e soddisfazioni anche nelle mie funzioni di ministro, grazie al supporto prezioso del Presidente Meloni, a una positiva collaborazione con tutti i colleghi di Governo, con il Parlamento, le Regioni e gli enti locali, oltre agli organismi sportivi. Medaglie, onore e merito sul campo e buoni risultati sul fronte della politica per lo sport, che fanno ben sperare per il prossimo anno. Guardiamo avanti».
Il passato recente però dice tanto.
«Iniziano a delinearsi i profili di un nuovo modello sportivo italiano. Abbiamo qualificato l’anno che si sta chiudendo con tanti provvedimenti legislativi, una articolata e diffusa serie di attività con la nostra società Sport e Salute e l’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, definendo un diverso rapporto, più equilibrato, tra risultati di vertice e grandi avvenimenti, e sport sociale e infrastrutture diffuse. Il 2025 sarà fondamentale per l’affermazione di questo modello, anche grazie alle riforme di sistema che sono in cantiere, con un’attenzione particolare per gli organi di controllo, giustizia e garanzia».
La riforma della legge Melandri a che punto è?
«È pronta la prima bozza. Al momento è al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per una opportuna condivisione, poi inizierà la fase di concertazione anche con i vertici del calcio e le sue componenti: conto di presentare il decreto entro il primo trimestre del 2025, forse anche prima. Terrà conto dell’evoluzione tecnologica che sta modificando l’idea stessa dei confini del mercato nazionale e riducendo la distanza tra il contenuto, il suo titolare e il suo fruitore. E poi ridefinirà la mutualità, con una rielaborazione del modello, sia orizzontale, in Serie A, che verticale, a beneficio del sistema calcistico. Mi auguro che la Lega maggiore lavori più efficacemente sulla catena del valore, soprattutto a livello internazionale, dove servono visione, strategie e alleanze».
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