"Il più grande spreco del calcio: io. Mi piace questa parola, spreco. Non solo perché suona bene, ma perché mi piace un sacco sprecare la vita. Sto bene così, in un frenetico spreco. Mi piace questo stigma". Comincia così la lunga lettera aperta scritta da Adriano e pubblicata su "The Player's Tribune".
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Adriano: “Sono il più grande spreco del calcio. Ecco perché vivo in favela. Inter, scappai per…”
L'ex attaccante brasiliano di Inter, Parma e Fiorentina si mette a nudo. "Non faccio uso di droghe, anche se provano a dimostrarlo. Non sono un criminale, però certo, avrei potuto esserlo. Non mi piace fare serata. Vado sempre allo stesso posto, il chiosco di Naná. Se vuoi trovarmi, passa di là. Sì, bevo tutti i giorni, spesso anche nei giorni in cui non bevo. Perché una persona come me arriva a bere quasi tutti i giorni? Non mi piace dare spiegazioni agli altri. Ma eccone una. Perché non è facile essere una promessa rimasta incompiuta. Soprattutto alla mia età".
L'Imperatore, oggi 42enne, ammette che "tanta gente non ha capito perché ho abbandonato la gloria dei campi per restare qui seduto a bere, come se fossi apparentemente alla deriva. Perché a un certo punto ho voluto così, ed è una decisione difficile da tornare indietro".
Adriano parla della sua vita a Vila Cruzeiro ("non è il miglior posto al mondo ma è il mio posto"), dei problemi con l'alcol e del rapporto col padre. "La sua morte ha cambiato la mia vita per sempre. Ancora oggi è una cosa che non sono riuscito a superare".
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