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E, a livello tecnico, gioca molto bene il pallone coi piedi. Spesso e volentieri è lui a far partire le azioni dal basso.
"Negli anni ha sempre più sviluppato questa abilità, tanto è che uno dei motivi per cui è stato scelto dalla Juve è proprio per la sua capacità di giocare con i piedi. Nel complesso è contento della scelta fatta, di quello che sta vivendo, della convocazione arrivata in Nazionale".
Come vive il rapporto con Perin, che indossa la numero uno e non è il classico secondo portiere che gioca poco o nulla?
"Hanno un buon rapporto, entrambi sono a disposizione e Michele si sta trovando bene sia con Perin che con Pinsoglio".
Quale è l'obiettivo di Di Gregorio da qui a fine stagione?
"Vuole migliorarsi e portare sempre più in alto la Juve, ovviamente augurandosi che il club possa vincere più partite possibili per raggiungere quelli che sono gli obiettivi di squadra. Non è un discorso individuale ma di squadra, le parate fine a se stesse non servono a niente. Lui è qui per far bene e aiutare il più possibile i compagni".
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