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Di Conceiçao cosa pensa?
—«Lui e Inzaghi sono stati miei compagni alla Lazio (nel 2003-04, ndr). Avrei scommesso che sarebbero diventati entrambi allenatori per come erano appassionati e studiavano il calcio, ma non pensavo così bravi... Per Simone parlano i risultati ottenuti sia a Roma sia con l’Inter. Sergio ha fatto benissimo con il Porto e sa tirare fuori il meglio dai suoi uomini: è uno che si arrabbia quando le cose non vanno e i giocatori lo avranno già capitano venerdì all’intervallo con la Juventus...».
Chi possono essere gli uomini decisivi del derby?
—«Per l’Inter dico Dimarco perché lui dalla sinistra tre-quattro cross pericolosi li mette sempre. Da quella parte Emerson Royal dovrà fare parecchia attenzione».
E per il Milan?
—«Uno tra Reijnders e Pulisic. Non pensavo che l’olandese potesse diventare un bomber così, mentre Pulisic ero convinto che sarebbe stato determinante. E infatti...».
Theo Hernandez e Lautaro invece sono un po’ appannati. Perché?
—«Theo mi sembra distratto e spero che torni sui livelli delle prime stagioni. Il Milan ha bisogno di un giocatore come lui, di un terzino capace di fare la differenza in ogni momento con le sue accelerazioni».
Il Toro invece anche contro l’Atalanta ha sbagliato qualche gol...
—«Da tifoso rossonero spero che continui così. State certi che prima o poi si sbloccherà perché è un campione, ma mi auguro che non succeda proprio nella finale di Supercoppa».
(Gazzetta dello Sport)
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