Intervistato da Libero, l'ex centravanti dell'Inter Alessandro Altobelli ha parlato del derby di stasera a San Siro contro il Milan


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Altobelli: “Derby? Non crede a chi dice Inter favorita. Triplete magnifica ossessione”
È una bugia che il derby fa storia a parte?
«No, è una verità. È sempre una sfida fine a se stessa e quella di stasera ancor più affascinante: chi vince va in finale».
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Opinione corrente: l'Inter è più forte. È così?
«Impossibile fare pronostici: si riparte dall'1-1 dell'andata e non ci sono affatto favoriti. Non credete a chi dice che l'Inter ha più chance».
Anche perché se Atene piange, Sparta non ride.
«Non esageriamo, il Milan sta vivendo una stagione a dir poco problematica, l'Inter viene da un ko a Bologna dove ha giocato una partita persa soltanto al minuto 94».
Situazioni differenti?
«Nettamente. Inzaghi sta giocando su 3 tavoli: campionato, Champions e Coppa Italia. Conceicao si trova a dover guidare un Milan fuori dalla qualificazione in una coppa europea e 9° in campionato».
Vesto i panni dell'avvocato del Diavolo: su tre derby l'Inter ne ha persi due que-st'anno.
«E allora? Si riparte dal nulla di fatto dell'andata e il risultato non è mai scontato nel derby, lo dice la storia».
Cosa temere del Milan, stasera?
«Il fatto che scenderà in campo pensando che può ricalcare i due vinti, pochi mesi fa. Io ne ho giocati tanti in 11 anni, vinti o persi in modo anche rocambolesco. E senza avere mai certezze».
Sponda Inter, allora: cosa evitare al momento del fischio d'inizio?
«Non cercare alibi. Chi sostiene che giocare ogni 3 giorni non è bello sbaglia: non è bello, è bellissimo! Chi ha una settimana di tempo per allenarsi e basta non sa cosa si perde nel giocare 3 volte a settimana per esaltanti obiettivi».
L'Inter subisce gol nei finali di partita: come mai?
«Ne ha presi con Parma, Udinese, Cagliari e a Bologna, dove lasciare punti è però comprensibile. Lì hanno perso Lazio e Milan e pareggiato Roma, Napoli e Atalanta. Non penso sia un problema di deconcentrazione, piuttosto di organizzazione».
Da chi si deve guardare l'Inter, stasera?
«Leao e Theo, pur discontinui, rimangono i pericoli maggiori e Pulisic è un grande giocatore decisivo».
Domanda delle cento pistole: il triplete è utopia?
«Piuttosto una magnifica ossessione».
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