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Lei non ha mai negato una certa passione per Napoli.
«È vero. Tifo Inter, ma butto sempre un occhio al Napoli. E poi nel 1984 ho fatto il militare a San Giorgio a Cremano e in quei giorni arrivò Maradona. Era un grande campione e a me i campioni sono sempre piaciuti, come Careca. Ci sono giocatori che segui a prescindere. Poi a Napoli ho fatto due finali di Festivalbar a piazza Plebiscito e ho lavorato per più di 5 anni alla Rai di Fuorigrotta. L'hotel Santa Lucia era diventata casa mia. Quando vado a Napoli mi regalano sempre un corno e ne ho una collezione».
Domenica sarà allo stadio?
«Non lo so ancora perché certamente vado a Venezia a vedere mio figlio che gioca con l'Under 16 dell'Udinese. Se torno in tempo sarò in tribuna».
Cosa le piace della "sua" Inter?
«Il lavoro che ha fatto Inzaghi è stato fantastico. Non era facile arrivare dopo Conte perché la piazza era dispiaciuta. Qualcuno era scettico sul suo arrivo ma ha dimostrato di essere un allenatore preparato con le idee chiare».
Se potesse prendere un giocatore del Napoli e metterlo nell'Inter?
«Kvara è pazzesco, mi piacerebbe moltissimo vederlo all'Inter. Lo porterei via anche dopo la partita. Ma tutto il Napoli è tosto. È la squadra di Antonio Conte, una squadra che combatte fino all'ultimo minuto. So bene che tipoi di squadre sono le sue: non lasciano nulla di intentato. Lui non ti permette di uscire dal campo se non sei sfinito».
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