Giancarlo Antognoni, ex centrocampista della Fiorentina e della Nazionale e oggi capo delegazione dell'Italia U21, ha parlato ai microfoni di Sky Sport a pochi mesi dall'inizio dell'Europeo di categoria: "Sono pronto e non vedo l'ora di emozionarmi ancora".


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Antognoni: “Europeo U21, spero nei fratelli Esposito. Su capitan Pirola…”
Ma allora lo sente ancora quel fremito azzurro?
"Certo che lo sento. Le emozioni sono sempre forti quando fai parte della Nazionale, a qualsiasi età e in qualsiasi ruolo. Poi per me questo sarà una sorta di esordio, è il mio primo Europeo Under 21 in un ruolo particolare come quello del capo delegazione".
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Chi è il giocatore con cui ha parlato di più?
"Con tutti devo dire, ma se devo fare un nome dico Volpato. Un ragazzo di grande fantasia che, come tutti i giocatori più talentuosi, ha bisogno di capire che serve anche un po' di sacrificio in campo. Oggi il calcio, in tutti i ruoli, si gioca su entrambe le fasi e questi ragazzi lo hanno capito tutti benissimo. Volpato in primis".
È proprio Volpato quello che l'ha stupita di più da quando è tornato in Under 21?
"Dal punto di vista tecnico sì, lui e Sebastiano Esposito. Poi però ci sono anche i giocatori di personalità e ne ho visti parecchi, a cominciare da capitan Pirola per passare ai due difensori del Verona, Coppola e Ghiradi, per finire con Ndour, che ha una grandissima personalità".
E invece con Nunziata il rapporto com'è?
"Con Nino, io lo chiamo così, sono in grande confidenza. Ci conosciamo da anni e ci siamo sempre parlati in maniera molto schietta".
Chi sarà o chi si augura potrà essere il protagonista della squadra in Slovacchia?
"Io spero sinceramente nei fratelli Esposito, Sebastiano e Francesco Pio, vorrebbe dire che segneremo tanto e che potremo fare strada".
Un calciatore che vede come punto fisso nella Nazionale del futuro?
"Direi certamente i due romanisti, Baldanzi e Pisilli. Sono giocatori già pronti, come stiamo vedendo anche dall'impiego che ne sta facendo Ranieri nella Roma. Ci metto anche Ndour e Prati, ma è chiaro che devono iniziare a giocare di più anche con le loro squadre".
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