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Avv D’Onofrio: “Mai viste squalifiche per rapporti giocatori-ultras. Va dimostrato che…”

Daniele Mari Direttore 
Paco D'Onofrio, avvocato esperto di diritto sportivo, ha parlato dei risvolti sportivi dell'inchiesta sulle curve di Inter e Milan

Paco D'Onofrio, avvocato esperto di diritto sportivo, ha parlato a Cronache di Spogliatoio dei risvolti sportivi dell'inchiesta sulle curve di Inter e Milan. I tesserati rischiano squalifiche?

"I giocatori non possono avere rapporti ma la norma va interpretata. La colloquialità si distingue tra attiva e passiva, un conto è se effettuo una telefonata, un conto se la ricevo. Se ricerco un contatto è diverso da se un tifoso mi aspetta fuori dal ristorante o sotto casa. Vanno verificate. Soltanto un rappresentante della società può avere rapporti con la tifoseria organizzata, si chiama SLO.

Tutti gli altri tesserati non devono averne. Poi però rapporto è un termine sfumato, si intende rapporto di tipo continuativo, deve esserci connivenza, intensità e soprattutto continuità. I giocarori rischiano una squalifica sportiva? Stando alle norme sì, ma poi bisogna vedere l'applicazione. Non ho mai visto condanne di giocatori perché abbiano avuto contatti con ultras o abbiano avuto atteggiamenti di prossimità. Già per i dirigenti è diverso perché loro gestiscono attività che possono essere di interesse delle frangie di tifosi. In passato ci sono state condanne di questo tipo.

Sui calciatori io non ho memoria di condanne significative, a meno che dall'inchiesta non venisse fuori altro di significativo. Faccio un'ipotesi: se un giocatore ha promesso e di fatto conferito un numero di biglietti gratuiti o in altra modalità allora quello è un atteggiamento illecito"