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Balzaretti: “Inter, ecco il problema di quest’anno. E questi segnali vanno colti”

Alessandro Cosattini Redattore 
Federico Balzaretti domani sera commenterà Young Boys-Inter su Amazon Prime Video: ecco le sue parole sui nerazzurri a Tuttosport

Federico Balzaretti domani sera commenterà Young Boys-Inter su Amazon Prime Video. Ecco le sue parole sui nerazzurri a Tuttosport:

L’Inter resta la più forte in campionato o comunque la favorita?

«Sì, ma non la vedo così concentrata sulla Serie A come l’anno scorso. C’è già stata qualche sbavatura. Sono segnali che vanno colti. Mi piace tanto come Simone Inzaghi la fa giocare, ma quest’anno hanno già preso tanti gol su cross. È un problema di attenzione. L’anno scorso l’obiettivo forte era la secondo stella, quest’anno si è alzato spostandolo sulla Champions».

Quale valore dobbiamo dare alla partenza della squadra di Thiago Motta?

«È iniziato un percorso nuovo, con un allenatore che mi piace moltissimo. È evidente che abbia avuto un impatto molto forte sulla squadra, lo si vede partita dopo partita. Mi piace per come va con gradi, l’evoluzione del suo gioco. Ha dato prima delle certezze, quello che mancava nella gestione della palla, una serenità in possesso e ora ci mette anche qualità e soluzioni offensive sempre più interessanti. C’è ancora qualche problema quando la Juventus gioca contro le squadre che si chiudono, ma è in crescita e solida con una gestione importante. Quando la vengono a prendere sa far male. L’azione che nel match con la Lazio ha portato all’espulsione di Romagnoli è stata meravigliosa. La partita col Lipsia ha dato consapevolezza e forza, quelle sono prestazioni che rimangono».

È più una Juventus da Champions League che da campionato?

«Non credo abbiano la pressione di decidere cosa scegliere e può essere un bel vantaggio. Tranne nel ruolo di punta centrale, dove Vlahovic deve fare gli straordinari, la rosa è profonda e omogenea. L’infortunio di Bremer è stato una botta fortissima, un difensore così è quasi impossibile da sostituire».


Passiamo al Milan, quanto influiscono i problemi interni? Il rapporto tra Fonseca e alcuni singoli come Leao ed Hernandez resta complicato…

«Fonseca mi piace per quello che dice e come gestisce le scelte. Sono contento che il Milan l’abbia tenuto per trovare la quadra, da un punto di vista tecnico avevo già detto prima della sosta che con questo 4-2-4 il Milan sta creando una sua identità. È ancora altalenante all’interno della stessa partita, deve trovare equilibrio negli uomini più che nel sistema di gioco, che adesso c’è. Non puoi pensare di vincere sempre e dare spettacolo».

Col Bruges vittoria d’obbligo?

«Vista la partenza in Champions League, assolutamente si. Si sapeva che le prime due partite erano difficili. Sono curioso di capire le scelte che Fonseca farà per questa gara. Non è il momento delle bocciature, sta dando un segnale di voler tenere tutti vivi. Con l’Udinese ha mandato un messaggio chiaro a Leao, ma vedrete che adesso lo rimetterà dentro».

Atalanta e Bologna quanta strada possono fare in Europa?

«Vedo la squadra di Gasperini in grado di raggiungere almeno i playoff in Champions League perché ormai ha una caratura internazionale consolidata, non dimentichiamoci che è la detentrice dell’Europa e League e ha già fatto bene anche in Champions. Il Bologna deve vivere questa avventura da outsider e può continuare a farlo, come a Liverpool dove ha giocato a viso aperto, ha creato, è stato coraggioso. Giocando libero di testa, visto che non ci sono pressioni particolari per i rossoblù in questa competizione, il Bologna è un cliente scomodo per chiunque».