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Amore di famiglia
—«La passione per il calcio me l'ha trasmessa mio padre, sono cresciuto andando a vedere le sue partite e giocando a bordocampo con i figli dei suoi amici. A tre anni e mezzo mi ha accompagnato per la prima volta alla scuola calcio e da lì è partito tutto. Sono tanti gli sport che mi appassionano ma il calcio è il mio primo amore, mi regala delle emozioni inspiegabili», ha aggiunto Nicolò spiegando che la famiglia è tutto per lui. «Quello che faccio, lo faccio perché il calcio è la mia passione ma soprattutto per loro che sono sempre con me, nei momenti belli e in quelli difficili», ha aggiunto.
Feste scudetto
—«La parata sul pullman è stata incredibile, ci meritavamo di vivere una giornata così con la nostra gente. L'affetto non è mai mancato, in tutti questi anni, ci hanno sempre spronato e applaudito e in quel momento ho sentito davvero cos'è l'Inter per i tifosi: quel giorno rimarrà impresso nella mente di tutti. Il primo Scudetto è un'emozione nuova e unica, il secondo è stato speciale in un altro modo. Al primo avevo fatto una foto con la mia famiglia, così l'abbiamo voluta rifare per avere un altro ricordo legato a quel momento», ha detto invece sui due titoli vinti con la maglia nerazzurra, uno nel 2021 con Conte in panchina, l'altro, quello della Seconda Stella con Inzaghi.
Curiosità
—Barella ha raccontato che con Bastoni, Dimarco e Darmian si sfidano spesso in allenamento perché sono competitivi e gli piace confrontarsi in campo. «Mi sarebbe piaciuto sfidare Ronaldo II Fenomeno, forse non sarei stato contento di marcarlo... ma sicuramente mi avrebbe fatto piacere vederlo dal vivo e da vicino sul campo. Come mi carico per una sfida?
In questo sono cambiato tanto, prima stavo in silenzio e mi concentravo così, ora invece mi piace stemperare gli animi, coinvolgere i miei compagni e fare gruppo», ha concluso.
(Fonte: Matchday Programme)
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