"La finale del 2010? Avevo 11 anni, la stavo guardando perché mio papà mi ha trasmesso la passione per l'Inter. Ho una foto sua dove stava guardando quella finale. Rapporto con la squadra del cuore? Io ho fatto 11 anni di Atalanta e nei vari tornei affrontavo sempre l'Inter e non mi stava tanto simpatica a un certo punto, chiaramente pensavo ai miei di interessi. Quando sei grande quando conta veramente, rappresentare i colori che ami è il massimo a cui uno può ambire. Prima volta a San Siro? Mio fratello romanista, sono andato a vedere Inter-Roma".
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"Chi parla di più nello spogliatoio? Lautaro parla tanto, Bare ogni tanto parla, però non abbiamo quella cultura che uno parla e tutti ascoltano, ognuno dice la propria quando lo ritiene opportuno, non c'è il nonnismo che c'era una volta. Io all'Atalanta ho avuto i vari stendardo, Masiello, Zukanovic. mi è successo di fare un tunnel in allenamento e sono dovuto andare via. Non è anche giusto, se mi fai un tunnel, bravo. Non devo spaccarti la gamba perché mi hai fatto un tunnel. Prima funzionava così, adesso c'è un po' più di cultura rispetto a prima. Ora è più facile arrivare in prima squadra, arrivare in nazionale, sono cambiate completamente le dinamiche".
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