Marco Bellinazzo, giornalista del Sole 24 Ore, ha concesso una lunga intervista ai microfoni di TeleLombardia per il programma "InterConnection" condotta da Alfio Musmarra. Tanti i temi affrontati, dalla situazione economico-finanziaria dell'Inter alla questione stadio e non solo: "In questo momento l'Inter è un club che ha risolto una parte importante delle problematiche economico-finanziarie che si portava dietro soprattutto dopo il Covid e in relazione al progressivo disimpegno della proprietà cinese. Oggi ha una proprietà solida e che ha un progetto non a breve termine: si è arrivati ad un bilancio, quello del 2024, con il record di fatturato con oltre 470 milioni e un rosso ridotto a 36. Ha una situazione debitoria ancora molto alta che comporta un esborso tra i 30 e i 40 milioni di euro all'anno solo di interessi passivi che va risolta: ma per il resto è un club che è uscito abbastanza bene dalla crisi dovuta alla pandemia. Club come Inter e Juve che avevano avviato piani di investimento importanti si sono trovati in quella fase in grave difficoltà e hanno dovuto accelerare il piano di rientro facendo fronte a deficit da centinaia di milioni: ma questo è stato gestito abbastanza bene.
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Bellinazzo: “Inter ha risolto problemi di bilancio, 90% perdite già coperte. Oaktree, stadio e ingaggi…”

Come risolvere la questione debiti e interessi? E' una scelta che spetta alla proprietà: l'Inter ha un bond impotante che scade nel 2027 da più di 400 milioni. Deve fare una scelta nell'iniettare capitale nel club ed estinguere questo debito: può farla la proprietà o si può avviare un circolo virtuoso, come l'Inter sta già facendo, in cui aumenti i ricavi, riduci i costi, entri in utile e hai un gruzzoletto con il quale puoi abbattere progressivamente l'indebitamento. Oppure lo fai in maniera radicale e strutturale con un intervento della proprietà, modello utilizzato dalla Juventus, con Exor che ha fatto più di 900 milioni di aumento di capitale.

Se l'Inter non poteva iscriversi al campionato? Non ci sono gli elementi per dirlo secondo me: l'Inter ha avuto una serie di problematiche, più di altre società, ha utilizzato la normativa prevista per tutti per dilazionare la copertura delle perdite. E il 90% sono già state coperte. E questo l'ha messa nelle condizioni di potersi iscrivere tranquillamente e di non essere un club sull'orlo della liquidazione. Se poi parliamo del fatto che dovrebbero esserci regole più stringenti, credo assolutamente di sì: ma se guardiamo all'asset Inter e i parametri sui debiti, stipendi e iscrizioni, questi sono stati rispettati. Anche in Europa: l'Inter è sotto Settlement Agreement firmato nel 2022 e ha rispettato i paletti. La nuova regola aurea dell'Uefa impone di non spendere più del 70% del fatturato in ingaggi dei giocatori, ammortamenti e costi per gli intermediari, l'Inter al 2024 la rispetta: è intorno al 60% dei costi. Poi tutto è migliorabile, ma parlare di club sull'orlo della liquidazione e che non poteva iscriversi mi sembra un po' forte".
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