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Bergomi attacca: “Basta paragoni con Inter 2023. E non è neanche la più forte. Lautaro…”

Gianni Pampinella Redattore 
Intervistato da Il Tirreno, l'ex capitano nerazzurro analizza l'inizio di stagione dell'Inter

Presente a Follonica per partecipare a un evento organizzato dal Gruppo Bancario Fideuram, Beppe Bergomi ha rilasciato un'ampia intervista a Il Tirreno. Uno dei primi argomenti è sul rendimento di Lautaro. "Lautaro ha avuto una grande crescita da un punto di vista caratteriale. Nel periodo in cui segnava meno o addirittura non segnava lui si intristiva, era negativo. Oggi invece è in quei momenti che capisci che è il capitano; dal suo atteggiamento, da come sprona la squadra e da come lotta su ogni pallone. Lautaro è tra i grandi capitani dell’Inter".

Una stagione anomala con tantissimi impegni, a cominciare dalla nuova formula della Champions. In tutto questo Inzaghi come sta gestendo l’Inter?

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«Molto bene, è chiaro che se facciamo il paragone con la stagione scorsa l’Inter è sempre perdente. L’anno scorso pochi infortuni, la squadra è partita forte e non ha mai avuto problemi. Quest’anno la squadra ha la media età più alta, qualche infortunio di troppo. Capita perché, come diceva lei, le partite sono tante e poi ci sono certi giocatori che sono più difficili da sostituire rispetto ad altri; forse poteva avere qualche punto in più ma è comunque in linea. Secondo me sta andando bene, ha subìto qualche gol di troppo all’inizio, a cui non eravamo abituati, però per come è costruita la squadra è in linea con gli obbiettivi. Io dico sempre che l’Inter non è la più forte, ma è la più brava a stare ad alto livello da quattro o cinque anni».

 

C’è una priorità in casa Inter tra Champions e Campionato?

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«Secondo me non si sceglie quasi mai: forse l’anno scorso ad un certo momento la seconda stella era diventato un obiettivo fondamentale. Io credo che in questa prima fase ci sia una maggiore concentrazione sulla Champions, perché arrivare tra le prime otto vuol dire evitare due partite in più e se a febbraio sei ancora in questa posizione di classifica non puoi più scegliere e devi andare su tutti e due gli obiettivi. In questo momento direi qualcosa in più sulla Champions».

(Il Tirreno)