Inzaghi ha scelto di non scegliere...
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Bergomi: “Cosa volete di più da Inzaghi! E diciamolo chiaramente: tutti stanno aspettando che…”
«Per qualsiasi grande squadra a livello europeo è giusto così. E Inzaghi non l’ha mai fatto, pure quando era alla Lazio. Questo anche con il rischio di non vincere nulla».
Ecco, in questo caso come andrebbe giudicata la stagione dell’Inter?
«Tutti stanno aspettando che questo succeda, diciamolo chiaramente... Ecco, secondo me non cambierebbe nulla perché l’Inter ad aprile è dentro in tutte e tre le competizioni con una rosa, con l’età media sempre più alta, che mai come quest’anno ha avuto tanti infortunati. Ma cosa vuoi chiedere a Inzaghi di più? Sono quattro anni che fa giocare bene la squadra, con sempre settantamila persone allo stadio perché la gente è orgogliosa di andare a San Siro. Non vinci? Beh, lo sport è come la vita: è giusto provarci, poi se ce la fai bene, se non ce la fai hai fatto ugualmente bene».

Bastoni sostiene che lui sia speciale perché pensa ancora da calciatore: è d’accordo?
«Guardi, l’altro giorno sono andato alla presentazione del libro di Dan Peterson e lui diceva “Forse ho sbagliato a mollare l’Olimpia troppo presto, ma dentro di me non pensavo più di avere quella energia da trasmettere alla squadra”. Ecco, Inzaghi questa ce l’ha sempre e si vede che allena con cuore e passione. Non so se ragiona da calciatore ma ognuno deve avere il proprio stile e non copiare quello degli altri. Ecco, Inzaghi è questo, e, ripeto, non capisco cosa debba ancora dimostrare».
Come spiega la differenza nel rendimento della difesa tra Champions o campionato?
«Perché in Europa è molto attenta, in primo luogo, a gestire il risultato quando affronta le altre grandi. L’Inter in quel tipo di partite aumenta il grado di attenzione perché capisce che può andare in difficoltà».
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