Disse anche che il calciatore è una sorta di «oggetto sessuale». Che ne pensa?
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Berti: “Feste, alcol il giusto, la fuga con Eriksson e il no a Berlusconi. E i milanisti inventarono che…”
«Ci sono momenti in cui sei figo, sorridente, magari ci sai anche fare. Però poi mi sono venuti dei dubbi, ho fatto dei viaggi in posti dove non ero conosciuto, per vedere se c’era differenza. E posso dirlo: il risultato non era lo stesso di quando facevamo le vasche in centro a Milano».
Altra fase celebre: «Ho ricevuto proposte sessuali anche da uomini». Anche colleghi?
«No, colleghi mai. Poi ovviamente i milanisti dicevano che io e Aldo Serena eravamo una coppia: la gelosia è una brutta bestia».
La sua amica Uma Thurman le ha mai detto che ha la faccia da attore?
«No, ma me lo dice Gabriele Salvatores».

La sua passione per Elvis Presley dove nasceva?
«Nessuno l’ha mai davvero capito, ma ho ancora tutti i vinili».
Con soldi e investimenti hanno mai cercato di fregarla?
«No, sono piuttosto attento. E mio fratello è il mio commercialista: purtroppo dice che mi mancano altri tre anni alla pensione, per un cavillo dei tempi del Tottenham».
Lo scherzo delle «Iene», con la figlia ventenne illegittima che viene dai Caraibi per incontrarla, è riuscito bene, che ne dice?
«Ci sono cascato alla grande! Secondo me l’ideatore è stato proprio Aldo Serena, gliel’ho anche chiesto, ma non dirà mai la verità. C’è stato un periodo in cui a Saint Barth ero single e passavano di lì le navi da crociera, poi c’erano gli shooting delle modelle...».
Uno gioioso come lei ha mai avuto momenti di sconforto?
«No, non li voglio. Ho qualche preoccupazione per i figli che crescono: cose normali».
Nel pieno del campionato se ne usciva con frasi come «l’attesa è la parte più bella del calcio». Non era banale.
«Volevo che l’attesa di una partita importante non finisse mai. E quei momenti ancora oggi mi mancano da morire».
Però se li è goduti.
«Sì. Mi sono goduto le cose e l’ho fatto in maniera del tutto consapevole: c’erano ottantamila persone che cantavano ‘Nicola Berti, facci un gol’. A me, un centrocampista, uno che da ragazzino vendeva le ricotte nei mercati: pura emozione. Dall’altra parte, quei cori li facevano a Van Basten. Ma si rende conto?».
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