Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex centrocampista Nicola Berti, protagonista di una storica sfida col Bayern, ha parlato della gara di domani:
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Berti: “Inter avanti al Bayern, siamo tosti. Favoriti per lo scudetto. A Barella dico sempre…”
Nicola Berti, per inquadrare Bayern-Inter riavvolgiamo il nastro fino a quel suo gol assurdo?
«Come assurdo? Assurdo sarà lei».
Non parta in contropiede: assurdamente bello...
«Ah, ecco... Un gol pauroso che i tifosi mi ricordano tutti i giorni. Eravamo già sull’1-0 grazie a un gol di Serena, che ancora ce l’ha con me perché con la mia cavalcata gliel’ho offuscato».
Ci descriva il gol.
«Intercetto un pallone fuori dalla nostra area e strappo, i due centrocampisti non riescono a riprendermi, ci prova Augenthaler che però va a vuoto, l’altro centrale non riesce a stringere e mi resta Aumann che esce a valanga. Ma io lo anticipo...».
Sessantotto metri di pura follia.
«Poi mi sono gettato nella neve, sugli striscioni interisti stesi dietro alla curva. L’unico che riuscì a raggiungermi fu Bergomi. Dopo quel gol, l’Olympiastadion lo hanno tirato giù…».
La telecronaca Rai era di Bruno Pizzul.
«Bello che sia stato lui a portare quel gol nelle case degli italiani. Pizzul era molto composto ma quella fu una delle 3 o 4 volte in cui si lasciò travolgere dall’entusiasmo con quel “Berti Berti Berti”. Gli volevo bene. La sua morte mi ha molto addolorato».
Al ritorno però arrivò la beffa.
«Tutta colpa di quei maledetti 7’ in cui si fece male Brehme e prendemmo tre gol prima dell’intervallo. Poi segnò ancora Serena su un mio cross, ma Aumann fu miracoloso con tanti interventi. Tre giorni dopo comunque abbiamo vinto il derby sulla strada verso lo scudetto dei record».
A Brehme, altro amico appena scomparso, la lega un ricordo sempre a Monaco.
«Eravamo all’Oktoberfest dopo un’amichevole col Bayern. Andy e Lothar a fare i padroni di casa. Però poi il pullman è ripartito senza di me... Mi hanno lasciato a piedi, ma avevo l’indirizzo dell’hotel».
Se hanno lasciato giù solo lei, almeno due o tre birre le avrà bevute.
«Anche 7-8…».
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