Nel corso della lunga intervista concessa ai microfoni del Corriere della Sera, Nicola Berti ha raccontato così il suo periodo all'Inter: «Ero già in Nazionale e si scatenò l’asta. Erano tutti a Salsomaggiore per me: Moggi, Boniperti, Galliani, Beltrami dell’Inter. Il rialzo nerazzurro arrivava sempre di notte e finii per guadagnare più di Bergomi, Ferri e Zenga messi insieme. Vincemmo subito lo scudetto dei record e l’asse fondamentale era Brehme, Berti, Serena».


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Berti: “Vita notturna? Inter mi controllava. Finii in un albergo per camionisti perché…”
Nel '94 fece il Mondiale senza contratto: flirtava col Milan?
«Sì, ho incontrato Berlusconi ad Arcore per un pourparler. Io non sarei mai andato e anche lui si è tirato indietro, forse perché politicamente non sarebbe stato conveniente. Mi avevano proposto la scorta, avrei dovuto vivere vicino a Milanello: ma che vita sarebbe stata? Per fortuna l’Inter poi si è data una mossa».
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La pedinavano per la sua vita notturna?
«Sì, poi mi convocavano in sede, mostrandomi dove ero stato. In un periodo storto mi mandarono per punizione una settimana a San Pellegrino Terme da solo con il preparatore, in un albergo per camionisti: non c’era neanche la tv in camera».
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