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E della Viola che dice?
«Sono felice per la squadra di Palladino. È grazie a lui e a Baroni con la Lazio che questo campionato è ancora «vivo». Gli altri anni, a novembre, si era ormai già capito chi avrebbe vinto lo scudetto».
L’Inter sembra però avere una marcia in più rispetto ai primi turni: è d’accordo?
«Mah, vedremo. Sicuramente gli infortuni non ci hanno aiutato. Quando a Inzaghi mancano i suoi top, l’Inter è una squadra che può andare in difficoltà e i viola ora non perdonano. Kean mi fa una paura… ma anche Comuzzo in difesa mi sta piacendo tanto».
E pensi che dovrebbe tornare pure Gudmundsson…
«Albert è la versione veloce del mio amico Mario Corso e anche per questo mi è sempre piaciuto. Ma, sa com’è, non avevamo soldi questa estate per comprarlo… Gud sa dribblare in modo magico e io amo i giocatori che fanno gesti così».
In sintesi, cosa teme di più dei viola?
«Tutto: le idee di Palladino, l’entusiasmo del Franchi… guardi, a me basta solo di non vedere una brutta partita come Milan-Juve di pochi giorni fa».
Per lo scudetto chi vede come principale rivale dell’Inter?
«Il Napoli, che senza coppe e con quel fenomeno di Conte in panchina parte avvantaggiato, ma anche l’Atalanta di cui non si parla mai: i nerazzurri hanno una grande rosa e se non arriveranno con il fiato corto al termine della stagione potranno dire la loro».
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