Intervistato da Libero, Ottavio Bianchi ha parlato della lotta scudetto. Per l'ex tecnico Inzaghi dipende dai centrocampisti. "Spareggio? Potrebbe essere il secondo della storia dopo Inter-Bologna del 1964 ma lo sport e il calcio non danno mai certezze. Puoi allenare al meglio, stare sempre in testa e poi, in pochi minuti di una partita, vedere stravolti i tuoi piani".


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Bianchi: “Inter, se torna a funzionare quel trio è dura per gli altri. Rosa? Ma avete visto…”
Un consiglio a Inzaghi e Conte?
—«Non mi permetto. Io cercherei solo di limitare i tranelli sempre in agguato. E gli errori, ovvio».
A cinque puntate dalla fine come finirà? Vede il Napoli oppure l’Inter che ha già giocato 51 partite, 13 in più della squadra di Conte?
—«La primavera è la stagione più imperscrutabile di tutto l’anno. Chi è impegnato tre volte a settimana non può essere strafavorito perché gioca, il giorno dopo si fa lo scarico, poi la rifinitura, poi rigioca. La squadra non si allena mai».
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Per un allenatore è complicato.
—«Molto. E deve metterci dentro anche i traumi e i microtraumi inevitabili che tolgono freschezza e sicurezza. Parlo di affaticamenti muscolari, botte, versamenti che sono frequenti in primavera».
Il calendario è tutto per il Na poli, dicono.
—«Un anno davano già la Roma di Erikkson scudettata. Arrivò all’Olimpico il Lecce già in B e vinse 3-2. Il titolo andò alla Juventus. Il calcio è pieno di sorprese».
L’Inter ha una rosa più forte, però.
—«Analizzate meglio quando entrano le seconde linee: hanno avuto lo stesso rendimento dei titolari? No».
L’Inter oggi contro la Roma rischia davvero il flop?
—«Se torna a funzionare il trio di centrocampo diventa dura per gli altri».
(Libero)
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