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Bisseck: “L’Inter vuole vincere tutto. Il rinnovo è segno di fiducia. Bisteccone…”

Eva A. Provenzano Caporedattore 

-Come spieghi alla tua famiglia il soprannome 'bisteccone'?

Io non so come sia successo, ho visto questo nome apparire sui social, nei commenti sotto ai miei post. Leggevo 'bisteccone', 'bisteccone'. E io non conoscevo l'italiano, ero confuso. Ma ora mi chiamano così pure in squadra e in famiglia. Che esagerazione (ride.ndr). Penso ci siano soprannomi peggiori nel mondo, ma non ho dovuto spiegarlo alla mia famiglia, mi seguono da vicino. 

-Vita milanese?

È bello vivere a Milano, soprattutto quando hai vissuto in città più piccole come ho fatto nel corso della mia carriera, qualcosa di nuovo c’è sempre da fare, ci sono molti posti da vedere, mi piace e basta. Anche se i prezzi degli affitti potrebbero essere più bassi, ma tutto il resto è bello. 

-L’incontro con Travis Scott?

Mi piace molto l’hip hop, eravamo ancora nel pre-campionato. Uno dei membri del suo staff mi ha mandato un messaggio e ho voluto conoscerlo, perché no. Ma non mi aspettavo di incontrarlo davvero. Quindi è stata un’esperienza davvero bello, io non sono il tipo di persona che va ai concerti, non mi piacciono i posti dove c’è troppa gente. È stato davvero bello, non abbiamo avuto tanto tempo per parlare, ma era molto ‘cool’. È stato un bel ricordo. Una parte molto bella dell’essere calciatore è proprio fare esperienze extra calcio. Tutti gli inviti che ricevi, tutte le cose che puoi fare.

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