Valeri Bojinov, ex attaccante bulgaro con un lungo trascorso in Serie A, nel corso di un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport ha parlato del suo trasferimento all'Inter sfumato all'ultimo: "Come mai non andò? Mi comportai da testa di ca…".


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Bojinov: “Dovevo firmare con l’Inter, ecco perchè poi saltò tutto. Mourinho mi disse…”
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"Gennaio 2006, vigilia di una sfida col Chievo. Sono lì che mi rilasso quando all'improvviso squilla il telefono. 'Sono Branca, ds dell'Inter'. Penso a uno scherzo, riattacco, ma richiama subito. 'Firmerai dopo la partita'".
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E poi?
"Prandelli mi mandò in panchina. Ero così incazzato che risposi male anche al presidente, Andrea Della Valle. Ricordo le chiamate di Branca e Corvino. 'Ma cos'hai combinato?'. Finii fuori rosa e saltò tutto. Ero un po' ribelle".
Dedicò un gol a Mourinho. Come mai?
"Io e Galloppa andavamo a vedere le partite dell'Inter in Champions di nascosto. A marzo 2010 segnai al Milan e gli dedicai un gol. Il giorno dopo mi chiamò, pensai a uno scherzo di Zaccardo, ma in realtà era tutto vero. 'Sarai sempre uno dei miei', disse. E quando l'Inter ha vinto la Champions mi telefonò per dirmi che quella vittoria era arrivata anche per merito mio, e che avrebbe allenato il Real. Cioè, parliamone: sei Mourinho, batti il Bayern e chiami Bojinov? Per questo è lo Special One".
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