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Che idea ti sei fatto di Bisseck?
"Nella fase difensiva mi lascia qualche dubbio, davanti specialmente sui piazzati è molto importante. Ma dietro ho qualche dubbio anche se è giovane, la sua potenza fisica c'è ma preferirei un difensore meno prestante ma che abbia altre qualità come l'esplosività nell'andare a contrastare l'avversario".
Acerbi, Mkhitaryan e Darmian hanno rinnovato: è corretto mixare ai giovani questi giocatori d'esperienza?
"Una grande squadra deve pensare anche al futuro, guardare se ci sono giovani validi e inserire qualche tassello nuovo per un progetto che deve migliorare di anno in anno. E' giusto inserire giovani per far durare a lungo una squadra".
Vorresti Meret all'Inter?
"A Napoli ha perso qualche anno, però fa buonissimi interventi ma soffre il sentore del tifo nei suoi confronti. Deve fare ancora più esperienza con l'umore del pubblico ma è un buon portiere".
Era giusto fermare Lautaro o continuare a farlo giocare?
"L'attaccante quando non fa gol mentalmente soffre, Lautaro ha riposato meno di altri ma l'Inter ha bisogno di lui e può rientrare in forma giocando. Thuram non sta benissimo, Taremi è un buon sostituto ma sia Lautaro che Thuram sono importanti e devono rientrare mentalmente in fretta per non lasciare incustodito l'attacco".
L'ossatura comincia a invecchiare, è un rischio andare sui giovani come titolari?
"È giusto in una squadra come l'Inter che ha vinto un campionato e sta andando bene in coppa, è importante mantenere i giocatori di esperienza ma è giusto trovare dei riferimenti che siano giovani e diano quel qualcosa che possa tenere fresca la squadra. Possono portare anche vantaggi in campo, penso sia giusto cercare i giovani".
Quanto è difficile trovare uno come Acerbi?
"Ha una grande esperienza e ha una grande qualità, sa giocare entrambe le situazioni. Fa marcatura a uomo e a zona, è una sicurezza per il portiere. Io mi sentirei sicurissimo".
Chi è stato il tuo compagno più forte all'Inter?
"Ho avuto la fortuna di iniziare con quelli più anziani, i resti della Grande Inter. Ne ho tantissimi, direi Facchetti in fase difensiva, Beghin e Mazzola a centrocampo e davanti Boninsegna. Più vicino ai tempi nostri nel '79-'80 come qualità Beccalossi, Altobelli, Oriali e Marini".
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