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Buffon: “Milan-Juve? Spero sia uno spot per il calcio italiano come Inter-Juve”

Alessandro De Felice Redattore 
Le dichiarazioni dell'ex portiere e ora capo delegazione della Nazionale sulla Serie A e sull'Italia dopo il KO con la Francia

Gianluigi Buffon, ex portiere e ora capo delegazione della Nazionale, ha parlato in zona mista a margine dell'evento che si sta tenendo a Torino della presentazione della "Kings League" in Italia.

"È un qualcosa di speciale e particolare. Ha attecchito tanto in altri Paesi che fanno del calcio uno sport nazionale e quindi immagino anche che in Italia sarà così. L'importante è mantenere, come tutte le cose che si fanno, il livello alto. Per ora il calcio tradizionale va bene così. Poi si può prendere spunto un po' da tutto per cercare di rendere sempre di più attraente uno spettacolo. Perché ormai la partita è diventata ormai un evento tutti gli effetti".

Il campionato quest'anno attraente:

"Sì, è un campionato ad oggi bellissimo, appassionante dove ci sono anche delle sorprese che rendono questo inizio ancora più speciale. Speriamo che possa durare più lungo possibile questo tipo di equilibrio perché chiaramente la passione della gente la alimenti anche con l'interesse.

Cosa pensi della Juve di Thiago Motta?

"Penso che Thiago Motta stia facendo molto bene per essere il primo anno e credo che la Juve, almeno quest'anno, visto che è cominciato adesso il progetto, non abbia il dovere di dover vincere. Quindi, secondo me sta facendo quello che deve fare nel miglior modo possibile".


Come vedi Milan-Juve sabato?

"La vedo una bella partita con due squadre che giocano a viso aperto e quindi mi auguro di vedere dello spettacolo e che sia una bella pubblicità per il calcio italiano, come è stata Inter-Juve".

Sulla sconfitta dell'Italia contro la Francia:

"C'è dispiacere perché per il percorso e la reazione da settembre avremmo meritato almeno di finire al primo posto. Ma la vita è questa: si cade, ci si rialza, si ricade, ci si rialza. L'abbiamo fatto precedentemente, lo faremo anche stavolta, secondo me con più consapevolezza. Ieri abbiamo perso forse meritatamente, subendo però tutti e tre i gol su altrettanti calci piazzati. La Francia, una squadra forte, non ci ha presi di certo a pallonate".

Sul percorso dell'Italia dopo l'Europeo:

"È cresciuta. Alcune volte sai la sconfitta fa meglio di di una vittoria perché ti costringe ad analizzare nel profondo i motivi  di un insuccesso. Quando vai nel profondo devi metterti in discussione e questo secondo me è capitato a tutti. è capitato a me, al presidente, al mister,  ai giocatori e quindi ha fatto sì che che si tornasse anche con quel briciolo di di umiltà e voglia di rivalsa che che nello sport fa sempre bene".