L’Inter è davvero tanto più forte delle altre squadre in Italia?
"Forti lo siamo diventati nel corso di questi anni, attraverso il lavoro e il sacrificio. Abbiamo parlato poco e pedalato tanto. Siamo andati avanti a testa bassa, concentrandoci su ogni partita, evitando di pensare troppo in là".
Dà fastidio che, da parte delle altre squadre, si insista tanto nel sostenere che l’Inter sia nettamente favorita per il campionato? È un modo per mettere pressione?
"Da un certo punto di vista, fa anche piacere. Ma credo sia innanzitutto una strategia. A noi, comunque, non interessa, perché guardiamo solo a noi stessi. Sappiamo di essere forti, ma anche di poter fare di più. E allora ci impegniamo per migliorare ancora".
Siamo quasi alla fine del girone di andata. Lo scudetto è ormai una corsa a tre, tra Inter, Atalanta e Napoli, oppure può ancora inserirsi qualche altra squadra?
"Quest’anno ci sono tante squadre in pochi punti. Noi faremo di tutto per vincere ogni partita e poi alla fine si vedrà. Adesso siamo concentrati sul Cagliari e poi penseremo alla Supercoppa".
Dopo un inizio di stagione un po’ rallentato a che livello è adesso l’Inter?
"Al 90 per cento. Ci manca ancora qualcosa per essere al top. Ma questa stagione è molto più intensa rispetto alla scorsa. Si gioca ogni tre giorni, senza sosta. C’è meno riposo. Ma grazie al turnover e alle rotazioni stiamo gestendo bene le forze. Al momento giusto alzeremo il livello".
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