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Calhanoglu: “Rigori? Non scappo, se sbaglio ne tirerò altri. Juve? Dissi ai mei compagni…”

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Il centrocampista nerazzurro ha parlato dal ritiro della Nazionale turca: "Ho un contratto fino al 2027. E in Champions League..."
Fabio Alampi Redattore 

Hakan Calhanoglu, dal ritiro della Turchia, ha rilasciato un'intervista al canale TV8,5: "Ho avuto l'opportunità di venire in Turchia quando ero al Milan. Prima di venire all'Inter, ho avuto la possibilità del Galatasaray. A quel tempo c'erano le elezioni presidenziali al Galatasaray, ma poi non si sono svolte.  Tornare a giocare in Turchia? Attualmente sono all'Inter, ho prolungato il mio contratto fino al 2027. Io non so cosa dirà il tempo e cosa succederà in futuro: sarebbe sbagliato se dicessi qualcosa, non voglio illudere nessuno".

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"Quando abbiamo perso la Champions League in finale è stato un momento difficile per noi. Dopo quella sconfitta siamo diventati campioni d'Italia e abbiamo conquistato la seconda stella. Stiamo facendo bene adesso, le prossime partite saranno importanti per noi. Il sistema della Champions League è cambiato molto. Sono felice che Arda Güler abbia vinto, che un turco abbia vinto la coppa. Spero che anche noi ne avremo la possibilità.


Prima della partita con la Juventus avevo detto ai nostri giocatori: "Non lasciate respirare Kenan Yıldız". Non l'hanno presa molto sul serio e poi è stato il giocatore che ha cambiato la partita. Dopo la partita ho detto ai miei compagni: "Ve l'avevo detto". Il rigore sbagliato con il Napoli? Non scappo dalle mie responsabilità. Se sbaglio un altro rigore, lo tirerò di nuovo. Alcuni potrebbero pensare che abbia un ego: non si tratta di quello, mi fido di me stesso".

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"Sono d'accordo con i calciatori che si lamentano del fitto programma di partite. Non abbiamo un periodo di riposo. Giochiamo una partita ogni 2-3 giorni. Ora c'è la pausa per la Nazionale, ma quando torneremo, proseguiremo di nuovo. Non abbiamo un periodo di riposo, ci sono anche infortuni a causa di questo calendario. A casa non seguo per nulla il calcio, non guardo le partite perché non ho tempo. Mi alleno, gioco, recupero. Quindi quando ho tempo libero lo dedico ai miei figli".