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Capello: “Triplete? Inzaghi si è esposto. Non ho capito quel gesto ‘tre’ in conferenza”

Andrea Della Sala Redattore 
Della sfida col Bayern ai quarti di finale ha parlato, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, l'ex tecnico

Della sfida col Bayern ai quarti di finale ha parlato, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, l'ex tecnico Fabio Capello:

Il Bayern ha individualità superiori, soprattutto in attacco, ma l’Inter gioca a memoria e ha più equilibrio della squadra di Kompany. La prima chiave, dunque, sarà limitare il più possibile Kane e Musiala. Il centravanti inglese è intelligente, si muove di continuo e anche quando non segna, fa sempre giocate utili per i compagni. Non è un nove d’area, statico come può essere Haaland: ti porta fuori, apre spazi, sa giocare di sponda. Musiala, invece, è il nuovo che avanza, un motorino dotato di grande tecnica. L’Inter sa difendere bene, ma con questi due gli uomini di Inzaghi dovranno dare il meglio o saranno guai. È chiaro che per farlo i nerazzurri devono recuperare la brillantezza fisica di qualche mese fa, anche perché i tedeschi giocano ad alto ritmo. Come si può colpirli? Con le ripartenze veloci. Il Bayern in difesa non ha paura di lasciare Kim o De Ligt uno contro uno a campo aperto: l’Inter in contropiede ne può approfittare, soprattutto se Thuram sarà in gran forma.

Torniamo a quello che ho detto sopra: per Inzaghi sarà fondamentale ritrovare la freschezza di qualche mese fa. E con un aprile così denso di impegni, non sarà agevole. L’Inter è pure in corsa per lo scudetto e avrà le due semifinali di Coppa Italia contro il Milan. E io so bene quanta energia ti portano via i derby. Non si tratta solo di una questione fisica, quanto di forze mentali: per questo Inzaghi dovrà essere bravissimo a ruotare gli uomini, sperando di non dover fronteggiare imprevisti come gli infortuni. Ce lo insegna la doppia sfida tra Liverpool e Psg: gli inglesi sono arrivati all’appuntamento in calo, mentre i francesi, grazie al turnover in campionato, si sono presentati in grande spolvero, portando a casa la qualificazione.

Inzaghi si è esposto pubblicamente sul Triplete, quindi avrà i suoi motivi. Anche se ovviamente c’è da capire il perché l’abbia fatto in modo così esplicito, con quel gesto “tre” in conferenza stampa: forse voleva infondere sicurezza ai suoi. Simone si è preso un rischio, perché poi certe cose possono pure ritorcersi contro. Oppure semplicemente è stato sincero e ci crede fortemente. Solo il campo sa se avrà avuto ragione o torto.