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Carnesecchi: “La parola scudetto gira in spogliatoio. Inter, giocare di continuo è un benefit”

Andrea Della Sala Redattore 
Intervistato da Repubblica, il portiere dell'Atalanta Carnesecchi ha parlato della grande sfida di domani con l'Inter e del sogno scudetto

Intervistato da Repubblica, il portiere dell'Atalanta Carnesecchi ha parlato della grande sfida di domani con l'Inter e del sogno scudetto:

Carnesecchi, ma adesso la parola scudetto tra di voi la dite o è ancora tabù?

«In verità lo sapevamo dall’inizio che avremmo potuto puntare molto in alto, solo che finché giochi una partita dopo l’altra non ci pensi. Ora però sì, la parola scudetto nello spogliatoio circola, anche se non ancora con tutta la chiarezza del mondo. Tanto, se anche battessimo l’Inter domani probabilmente non saremmo primi. È l’ultimo chilometro: non è il momento di lanciare lo sprint, ma di posizionarci bene».

Rispetto all’Inter, avrete il vantaggio di non fare le coppe.

«Non è un vantaggio, anzi. Giocare di continuo è un benefit, tieni alti il ritmo e la concentrazione, mentre nelle settimane vuote è più difficile mantenere la carica mentale giusta. Contro la Juve ci siamo riusciti».

Non aspetterete neanche l’Inter?

«Gasperini non ci sta dicendo cose diverse dal solito. Per noi è importante l’Atalanta, più che gli avversari. Puntiamo su noi stessi».


Il trionfo in Europa League ha cambiato qualcosa?

«Tutto. Arrivavamo sempre lì ma ci mancava qualcosa. A Dublino abbiamo detto al mondo: aspetta un attimo, ci siamo anche noi».

L’ estremista Gasperini è davvero così duro da sopportare?

«Ma va. Quando entri nel suo modo di pensare sali a livelli, appunto, estremi. La maggior parte dei giocatori con lui cresce in maniera esponenziale».

Non rinnoverà il contratto, ci state pensando?

«Come fai, con dieci partite in ballo? Provvederanno lui e la società, noi siamo super tranquilli».

Atalanta-Inter sarà in chiaro, la vedranno tutti.

«Quando ero bambino la partita della domenica sera sul divano con i miei era il massimo, è pazzesco pensare che adesso la gioco io per la seconda volta di fila. Sarà come essere sul centrale di Wimbledon».