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Non è stato semplice tornare in campo. Quando ho giocato contro il Verona, per esempio, Pazzini, che è stato un mio compagno ed è un amico, per saltare apriva spesso le ali. Io chiamavo Materazzi, che mi diceva: "Tu stai al centro, sui rinvii larghi vado io a saltare, fratello". Ci sono stati anche avversari che chiedevano il cross su di me sapendo che avevo paura di saltare. Con alcuni di loro mi sono preso la mia rivincita con qualche pestone, fa parte del gioco".
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