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"Vado con le stampelle, arrivo allo stadio e mi faccio fare le inflitrazioni e gioco. Fischi e piangevo, ma non peri l dolore, ma per l'ingiustizia. Io ero uomo squadra, non ero uno che pensava a sé stesso. Poi questo finisce tutto perché in questo periodo di bordata di fischi, facciamo undici vittorie di fila, un record che poi l'Inter ha superato. Si dimentica tutto, Chivu era quello che era, tutto come niente fosse, però io sono andato dallo psicologo, finivo le partite e vomitavo dallo stress, dall'ansia, dalla rabbia, era un misto di tutto che io non riuscivo a uscirne".
(Cronache di Spogliatoio)
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