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Conte: “Scudetto? Non è che mi nascondo ma sono nel calcio da 30 anni e dico che…”

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"Dobbiamo vivere questa esaltazione pur sapendo che arriveranno momenti difficili", ha detto Conte a Dazn
Matteo Pifferi Redattore 

Intervenuto ai microfoni di Dazn dopo la vittoria contro l'Empoli, l'allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha parlato così:

"Non volevo vincere, volevamo vincere. Il verbo è sempre il noi e non l'io nelle mie squadre, era una partita dove avevo avvertito, e quando avverto non lo faccio per pararmi ma perché so, analizzo l'avversario. L'Empoli è una delle più in forma in campionato, ha perso all'ultimo con la Lazio, qui ad Empoli nessuno ha fatto gol"


"Non mi è piaciuto l'approccio, ci siamo detti altre cose, l'approccio non è stato nostro, è stato timido, un po' impaurito, la storia e la tradizione che qui a Empoli ci ha visto avere difficoltà, non mi è piaciuto il primo tempo. Nel secondo tempo ho cambiato qualcosa a livello tattico, abbiamo diverse possibilità e abbiamo meritato il vantaggio. Se l'Empoli fa gol nel primo tempo non c'è nulla da dire. Quanto sento dire alcune cose, non è che mi nascondo. Ho 30 anni di calcio alle spalle, stiamo cercando di costruire una base solida per essere ambiziosi. Ogni partita che vinciamo, la dobbiamo festeggiare perché è sudata. Dobbiamo continuare così, è inevitabile che può emergere qualche singolo ma è la fase collettiva che mi è piaciuta nel secondo tempo, non nel primo. Onore ai ragazzi che hanno capito, hanno dimostrato di esserci"

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"I tifosi nostri sono innamorati a prescindere dal risultato, la passione e l'entusiasmo che hanno i napoletani non glielo toglieranno nessuno, né un nuovo allenatore, né una proprietà. Dobbiamo vivere questa esaltazione, arriveranno momenti difficili e non possiamo essere depressi. Mi sono preso la responsabilità di costruire insieme al club qualcosa che possa durare nel tempo e che non sia un flash e regalare soddisfazioni ai tifosi che si riconoscono sempre di più nella squadra"