Pantaleo Corvino, direttore sportivo del Lecce, ha concesso un'intervista ai microfoni de il Messaggero. Tanti i temi affrontati, anche qualcuno molto "bollente".


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Corvino: “Se autorizzo il sesso prima delle partite? Guardi, una trombata non fa…”
Da dirigente, a 25 anni è partito dalla Terza Categoria ed è arrivato per 4 volte in Champions, disputando circa 700 partite in Serie A. Per cinque volte è stato in B e in 4 occasioni ha vinto il campionato. Ai suoi club ha fatto fare centinaia di milioni in plusvalenze, scovando talenti e rivendendoli come campioni. Non la stupirà che qualcuno pensi che lei sia il più bravo direttore sportivo italiano.
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«Niente classifiche. Ognuno ha il suo stile e la sua strada. Io ho un percorso diverso dagli altri, ho cominciato dal marciapiede. Credo molto nell'importanza dei settori giovanili e i 14 titoli italiani che ho vinto mi hanno fatto sempre capire di essere sulla strada giusta. Poi sono aperto alle esperienze estere anche a livello dirigenziale. Il calcio ormai è globalizzato. Quando ero a Firenze, ad esempio, mi sono fatto affiancare dallo spagnolo Macia e dal portoghese Freitas. Certo, a capo però ci deve essere uno che conosce la piazza e il campionato, perciò io mi sento orgoglioso di ciò che facciamo. Grazie al presidente Sticchi Damiani e alla società, qui si può lavorare bene».
Ha mai fatto il conto delle plusvalenze realizzate?
«Mai. Lo farò quando smetto. Ogni mattina mi alzo pensando a come realizzarne altre».
E qual è stato il suo allenatore ideale?
«Nessuno mi ha mai deluso, ma Sinisa Mihajlovic è stato quello che ho sentito più mio. Eravamo in simbiosi sia sotto l'aspetto tecnico che umano».
Lei è amico dei calciatori o tiene le distanze? Ad esempio, autorizza il sesso prepartita?
«Guardi, una trombata non fa mai male... Io quando posso partecipo alla vita degli atleti, ma sono principalmente un manager».
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