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Costacurta: “Inter top in Europa tutto merito di Inzaghi. E’ il numero uno in…”

Andrea Della Sala Redattore 

Atalanta, Milan e Juve hanno commesso errori simili?

«A tutte e tre sono mancate umiltà e intensità, per citare Sacchi e Capello. Ma ogni eliminazione ha la sua storia. L’Atalanta, che per prestazioni nel girone è stata seconda solo al Liverpool, non ha avuto la solita prepotenza fisica. Il Milan ha giocato bene per 51 minuti, ma ha pagato un’andata disastrosa, oltre alla follia di Theo. La Juve ha giocato bene tre tempi su quattro, ma non ha ancora qualità sufficiente nei singoli. La vittoria in campionato con l’Inter è stata esaltante, ma è stato un episodio».

Ai suoi tempi la cifra del calcio italiano era la difesa. Oggi?

«Molte squadre tentano di uscire dalla tradizione, facendosi più europee e dinamiche. Ce l’hanno fatta Inter e Atalanta. Ci stanno provando il Milan, con Fonseca e Conceiçao, e la Juve con Thiago».

È giusto concedere tempo a Motta?

«Certo. Vedo lampi di bel calcio. La sua sta diventando una vera squadra. Lo aiuta un buon mercato, a parte un paio di errori. Per vincere, ieri come oggi, servono calciatori forti. Il motto di Boniperti funzionava soprattutto grazie al livello tecnico delle squadre. Lo stesso vale per il “dobbiamo essere i più forti al mondo” di Berlusconi».