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Crespo: “Criticare Lautaro una bestemmia, tra i più forti al mondo. Inter, scudetto e Champions”

Andrea Della Sala Redattore 
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex attaccante dell'Inter ha parlato del momento di Lautaro decisivo con l'Argentina

 

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex attaccante dell'Inter Hernan Crespo ha parlato del momento di Lautaro decisivo con l'Argentina:

«Il prossimo sono io e non ho scampo perché non posso nemmeno difendermi». 

Proverà un po’ di dispiacere, o no?

«Io sono a 35 reti, lui a 32. Io non gioco più, e lui sì. È una storia già scritta. Però sono davvero felice per lui, perché ha agganciato Maradona a 32 e questo è un traguardo che per un argentino vale oro. Ricordo ancora il giorno in cui fu io a raggiungere Diego: nel 2006, al Mondiale in Germania, contro il Messico. Angolo di Riquelme e io piazzo la zampata sul primo palo. Bei momenti...».

Lasciamo stare la nostalgia e torniamo al presente. E a Lautaro. Che ne pensa?

«Che è uno dei più forti attaccanti del mondo. Non mi dimentico quando, qualche anno fa, lo voleva il Barcellona e sembrava che l’Inter tentennasse. Io gli consigliai di restare in nerazzurro, perché si sarebbe tolto grandi soddisfazioni e avrebbe avuto la possibilità di crescere ancora. Non mi sono sbagliato: di attaccanti un po’ me ne intendo».

Il gol contro il Perù, mezza rovesciata di sinistro in piena area di rigore, è una perla rara.

«Nel gesto di Lautaro c’è tutto il suo repertorio: senso della posizione, perché lui sa sempre dove mettersi in area; furbizia nell’anticipare l’intervento del difensore; bravura in acrobazia e ottima tecnica. Lo ripeto ancora una volta: Lautaro è una punta completa, sa fare tutto».


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