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Dimarco: “Supplicai Conte di farmi andare via, mi voleva tenere. Ero gasato ma…”

Redazione1908
"Era bello stare all'Inter ma non mi sentivo né pronto né a mio agio, sentivo che il livello era alto per me"

Federico Dimarco, nel corso della sua intervista a Gianluca Gazzoli, ha parlato anche del suo rapporto con Antonio Conte. Fu lo stesso Dimarco a chiedere la cessione a Conte.

A Sion volevo smettere, ma chi me lo faceva fare di soffrire così. Ma ti guardi dentro e alla fine il mio obiettivo era solo far ricredere le persone che non credevano in me, alla fine ci sono riuscito facendo il mio percorso. Dopo Parma sono tornato all'Inter, con Conte. Mi ero fatto conoscere ma non è stato Parma a darmi la svolta. Dopo un paio di allenamenti Conte mi dice che voleva restassi ed ero tutto gasato, sono rimasto spiazzato. Alla fine ho fatto sei mesi ma a gennaio ho dovuto supplicarlo per andare via, non mi voleva lasciare andare via ma erano arrivati Young, Moses e da lì sono andato a Verona. Volevo giocare di più. Era bello stare all'Inter ma non mi sentivo né pronto né a mio agio, sentivo che il livello era alto per me.

Ho chiesto la cessione in prestito e sono stato un anno e mezzo a Verona. Lì il tecnico mi ha dato la possibilità di esprimere le mie qualità. Nel calcio è facile dire le cose e il direttore del Verona è stato di parola e ogni volta che vedo sia Juric che D'Amico li ringrazio. Mi hanno dato fiducia e io sono andato lì per una mia scelta personale. Ma quando ho preso delle decisioni ho sempre fatto da solo, non mi ha mai consigliato nessuno.

Ero convinto che con quell'allenatore e quel modo di giocare potevo svoltare e anche se con grande fatica ho avuto ragione. A Verona sono stato veramente bene. C'è stato poi il covid di mezzo ma è una città che mi ha dato tanto. Mi dispiace aver giocato con lo stadio vuoto, hanno un bel tifo.