Intervenuto ai microfoni di Repubblica, Youri Djorkaeff, ex calciatore dell'Inter e oggi testimonial del Mondiale per Club, ha parlato così della manifestazione e non solo.


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Djorkaeff: “Inter da finale, costruita per l’Europa. Mondiale? Già il nome fa sognare”
Djorkaeff, che Mondiale sarà?
«Un torneo di qualità altissima, con le squadre migliori. Già il nome fa sognare, Mondiale. Una vetrina internazionale in cui tutti vorranno lasciare il segno. È eccitante».
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E con un incentivo da un miliardo di dollari di montepremi.
«Il denaro fa girare questo business. Ma qui a fare la differenza è la possibilità di essere parte di uno spettacolo imperdibile».
Ma i giocatori si lamentano per il calendario intasato.
«Non ho mai sentito dire a fuoriclasse come Messi, Ronaldo o Mbappé frasi come “giochiamo troppo”. Nelle sfide che scrivono la storia i campioni vogliono esserci».
Otto club di A sono “americani”.
«E stanno capendo come è difficile avere successo da voi. Quello che c’è al Milan o all’Inter è diverso da quello che trovano a Roma. I loro investimenti non possono che fare bene, ma il calcio non è una formula certa. Ogni posto ha le sue peculiarità, bisogna adattarsi».
In Italia la ricordano ancora per il gol in rovesciata in Inter-Roma.
«Il più bello della mia carriera. Ci riuscii perché mi sentivo libero, in equilibrio in campo come nella vita privata».
Dove può arrivare l’Inter in Champions quest’anno?
«Dico in finale. Inzaghi ha una squadra che sembra costruita apposta per l’Europa. I giocatori stanno bene insieme, hanno lo spirito giusto e una serenità che traspare a chi li osserva. Già due anni fa sono andati in fondo, l’esperienza di chi c’era quella volta può fare la differenza».
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