Il primo anno al Bologna.
"Abbiamo fatto una stagione incredibile, nessuno se l'aspettava così. Abbiamo fatto qualcosa che non accadeva da tanto tempo, abbiamo sentito l'affetto della gente in ogni partita. È stata una stagione che non dimenticherò mai".
Amici nel calcio:
"Ho molti compagni a cui sono legato, è il bello di questo sport. Cesare (Casadei, ndr) è uno di quelli, ci vediamo in Nazionale dopo gli anni insieme all'Inter. Cito anche Gnonto e Zanotti, con cui ho condiviso la prima parte di carriera. Raccontarsi gli aneddoti è sempre bello".
La prima convocazione:
"Avevo 15 o 16 anni, mi ricordo ancora quel momento: fu una gioia incredibile. È sempre bello ricevere queste chiamate. Sapevo che sarebbe stata lunga e che non avrei mollato".
Fuori dal campo:
"Giovanni fuori dal campo è un ragazzo come gli altri. A cui piace uscire con gli amici, stare in compagnia, con la famiglia. Quando ho qualche giorno libero mi piace stare con i miei nonni, con i miei genitori, rivedere i miei amici. Mi piace giocare a tennis e padel.
Gli obiettivi:
"Sono una persona che tende a prefissarsi gli obiettivi passi dopo passo, non mi piace farlo a lungo termine perché credo che sia giusto godersi anche il presente. Il mio obiettivo è fare bene con la maglia del Bologna e con quella dell'Under 21. Il sogno è di vincere l'Europeo del 2025. È un torneo a cui ci stiamo preparando da tempo molto bene. Questo è il sogno nel cassetto".
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