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"Conservo ancora come una reliquia la coppetta in miniatura che l'Inter regalò a tutti i presenti in rosa. Io andai via a gennaio, ma partecipai e mi spetta. Credo che oggi i nerazzurri possano giocarsi la Champions fino alla fine, sta colmando il gap con le big europee. Con Inzaghi tutti giocano bene, persino i centrali difensivi creano tantissimo. Ma serve essere più spietati in zona gol, e rischia troppo anche in difesa. La testa in questo senso fa molto, l'Inter deve riacquisire la mentalità granitica che aveva lo scorso anno. Ma è completa in tutti i reparti e il ritorno di Calhanoglu permetterà anche a Barella di tornare al top".
A proposito di Barella: a lanciarlo tra i grandi fu... lei.
"Ho avuto la fortuna di farlo esordire sia a Cagliari che a Como. Lui è un prodotto della terra sarda. Se oggi è così forte il merito è esclusivamente suo, ma per lui è stato importante fare il titolare a Como. Si vedeva avesse qualcosa in più rispetto agli altri: voglia, determinazione... vita. Da ragazzino sembrava arrogante, ma ora sta migliorando anche sotto questo aspetto".
Chi altro le piace dell'Inter?
"Beh, da difensore dico Bastoni. Ha fatto dei miglioramenti pazzeschi, ha un gran piede, gioca benissimo. Ed è un peccato che non ci sia Calafiori: sarà determinante anche in Nazionale ed essendo mancino è fondamentale".
Meglio Inzaghi o Arteta?
"A me piace moltissimo il gioco dell'Inter. Certo, anche l'Arsenal fa un ottimo calcio, ma seguo più i nerazzurri quindi dico Inzaghi".
Quanto finisce Inter-Arsenal?
"1-1. Segnano Thuram e Havertz".
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