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Frattesi: “Con Spalletti amore-odio. Che emozione la doppietta all’Ucraina. La mia famiglia…”

Eva A. Provenzano Caporedattore 

«La Nazionale da bambino la vivevo come un sogno, un qualcosa di eccezionale. Oggi la vivo cercando di dare delle gioie importanti a quei bambini che una volta eravamo noi. Ultimamente non ci siamo riusciti, ora stiamo lavorando per potergliele dare. Il rapporto con Spalletti? Scherzosamente dico che con lui c’è un rapporto di odio-amore. La prima volta in ritiro ci siamo parlati e mi ha detto ‘di te ho tanta stima, ma sarai il giocatore a cui romperò più le scatole’. La prendo nel modo giusto. Se un allenatore ti sta addosso vuol dire che vede qualcosa in te e vuole farti migliorare e io con lui sono migliorato nella gestione della palla e in alcuni aspetti. Sicuramente mi ha migliorato».

«Le reti più importanti? Quelle contro l'Ucraina. Ero appena arrivato all'Inter, a San Siro, in una partita complicata, che ci serviva, è stata la più emozionante e decisiva. Un centrocampista non si aspetta mai una doppietta, per questo è stata inaspettata. Non l'avevo mai fatta se non nelle giovanili. La trasformazione da attaccante a centrocampista non l'ho presa bene. Mi ricordo che nelle giovanili avevo come allenatore Franceschini che mi disse che non voleva facessi l'attaccante, che non rendevo al cento per cento e mi avrebbe spostato a fare la mezzala. Mi ricordo che volevo andare via dagli allenamenti. Invece non smetterò mai di ringraziarlo. Il cambio di ruolo mi ha portato nel tempo a crescere ed arrivare qui, quando lo risento ci scherziamo su», ha concluso il centrocampista nerazzurro.

(Fonte: Vivo Azzurro)