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Cosa l’ha impressionata di più della squadra di Palladino?
“Il coraggio. La Fiorentina ha un grande gruppo, giocano con serenità e fanno divertire. La speranza è che che continuino così. In molte cose rivedo la nostra squadra, con Prandelli allenatore. Anche se ovviamente sono storie diverse. Ora è giusto se la godano i ragazzi, Palladino e il presidente Commisso. Hanno un grande attaccante e un grande portiere, fattori ti risolvono vincere le che a fine campionato ti portano quatto o cinque punti in più”.
A proposito di portieri, domenica la sfida a distanza sarà anche tra Sommer e De Gea. Chi sceglie?
“Parto da un presupposto. Sommer per me è una garanzia. Ricordo che al suo arrivo in Italia qualcuno storse il naso, ma è una sicurezza e l’ha dimostrato parata dopo parata. Però, se devo sceglierne uno, dico De Gea. Era partito con un sacco di punti interrogativi, derivanti dall’inattività e dalla condizione fisica, e invece ha zittito tutti. È un portiere straordinario, deve continuare così”.
Un pronostico, prima di salutarla. Chi vince domenica?
“Il cuore dice Fiorentina, la testa dice Inter. I nerazzurri sono il top, ma, ripeto, attenzione alla voglia di sognare della viola e di una piazza come Firenze. Se mi chiedete per chi tiferò, però, penso che la risposta sia scontata…”
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