Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex tecnico Giovanni Galeone ha parlato delle possibilità di Max Allegri di tornare al Milan.


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Galeone: “Sorpreso da ritorno al Milan di Allegri? Certo che no, vincerebbe subito lo scudetto”
Sarebbe sorpreso dal ritorno di Max sulla panchina rossonera?
«Certo che no! Anzi, non so perché non ci abbiano pensato prima. Credevo tornasse già in estate, quando poi la società ha scelto altre soluzioni, prima Fonseca e poi Conceiçao. Sarebbe perfetto per iniziare un nuovo ciclo: Max conosce l’ambiente, ha esperienza. E poi è lui, è semplicemente Max».
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Allegri porterebbe conoscenze ed esperienza, cosa potrebbe invece offrire il Milan a Max?
«Massimiliano ha ancora una gran voglia di farsi vedere, ha un desiderio di rientrare pazzesco. Negli anni precedenti ha rifiutato offerte incredibile dalla Premier o dal Psg. I dirigenti francesi chiamarono addirittura me perché lo convincessi ad andare! Non ci fu modo. In Arabia gli offrivano ponti d’oro e lui niente. Cerca una sfida stimolante e ama la Serie A, il Milan può offrirgli tutto questo».
Max andrebbe convinto con un ricco mercato?
«Niente affatto. Già a inizio campionato mi diceva che il Milan era un grande gruppo, una squadra dove poter lavorare bene. Tecnicamente è una formazione di alto livello. Ha super giocatori: non è mica facile trovare un centrocampo con Reijnders e Fofana. In pochi li hanno. Max farebbe bene per tantissime ragioni: sono convinto che in un paio d’anni rivincerebbe lo scudetto. Basterebbero al limite un paio di innesti, ma poca roba e senza svenarsi».
Leao sarebbe un “allegriano”?
«Rafa è un giocatore con qualità stratosferiche. Peccato che non abbia continuità e che non sia facile da gestire. Ma credo che allo stesso tempo sappia farsi voler bene, e con Max tutti i giocatori più “difficili” hanno sempre avuto un grande rapporto. Da Rabiot a Pogba con cui giocava anche a basket: erano i suoi pupilli. Max e Rafa non avrebbero problemi di comunicazione. Quando è tornato alla Juve Allegri ha conservato l’identità di un tempo. Al Milan farebbe lo stesso, senza dover ribaltare niente».
Anche per lei è un Milan già competitivo?
«Vediamo Maignan se torna il grande portiere di un tempo. I difensori non mi dispiacciono, soprattutto Pavlovic: ha forza e voglia, se gli insegni a giocare può fare la differenza. Ha ragione Max: è una squadra che si sistema in fretta».
E con Ibra?
«Ci sono stati vecchi screzi, cose che nel calcio si risolvono in un attimo».
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