Giovanni Galli, ex portiere, ha commentato così la proposta avanzata ieri da Pierluigi Collina di togliere la respinta dopo i calci di rigore: «Sì, quando l’ho letta ho pensato: “Finalmente, bravo Collina!”. Se questa regola fosse esistita ai miei tempi, avrei chiuso la carriera con qualche gol subito in meno. Mi auguro che la norma passi e che possa aiutare qualche mio giovane collega a togliersi qualche soddisfazione in più».


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Galli: “Rigori? Bravo Collina, togliamo la respinta: se la regola ci fosse stata prima…”
Il portiere è penalizzato durante un rigore?
«In partenza ha allo stesso tempo il vantaggio di non avere nulla da perdere e lo svantaggio di dover coprire uno spazio grande. Poi, però, deve fare tante cose insieme in un solo istante: individuare l’angolo dove finirà il pallone, compiere un gesto atletico notevole, calcolare la velocità del tiro. Chiedergli anche di respingere in modo da evitare la ribattuta, mi pare eccessivo».
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C’è chi sostiene che anche il modo di respingere può essere allenato.
«Quando un giocatore calcia con potenza da undici metri, è quasi impossibile pensare anche a come posizionare il corpo per una ribattuta che non favorisca gli avversari. È giusto che il rigore si esaurisca con il gol, con la parata del portiere o con un pallone calciato fuori. Si eviterebbe anche il Palio di Siena al limite dell’area, come l’ha definito Collina: far ripetere un rigore neutralizzato, in caso di invasione, fa davvero male».
Se questa regola venisse approvata, cambierebbe il modo di allenarsi per i portieri?
«No, la tecnica di parata che si impara e che si allena resterebbe la stessa. I portieri sarebbero però più felici, per una volta».
Cosa intende?
«Per favorire lo spettacolo, negli anni, si è prima tolta la possibilità di prendere il pallone con le mani su un retropassaggio, poi è stata introdotta l’espulsione per un tocco di mano fuori area. Si era arrivati anche all’espulsione più rigore per il contatto tra l’attaccante e il portiere in uscita bassa. Infine i nuovi palloni, più leggeri, molto più difficili da controllare. Finalmente un’idea innovativa che non penalizza noi numeri uno».
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