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Guardiola: “Fine dell’era vincente del City? In molti vogliono che siamo finiti. Nei prossimi 55 anni…”

Eva A. Provenzano Caporedattore 
La replica dell'allenatore alla domanda sul momento di crisi della sua squadra. Il tecnico ha parlato così dopo la sconfitta con il Bournemouth

Con lui non era mai accaduto ma al City è arrivata la quarta sconfitta consecutiva. Pep Guardiola si trova in piena crisi dopo la sconfitta per due a uno contro il Bournemouth, dopo essere stata eliminata dall'EFL Cup dal Tottenham ed è stata poi battuta 4-1 in CL martedì, nella gara contro lo Sporting Lisbona. Ma nonostante abbia riconosciuto che la sua squadra, colpita da infortuni, aveva bisogno di tempo per schiarirsi le idee durante la sosta per le partite internazionali, l'allenatore ha insistito che la sua squadra può reagire alle ultime battute d'arresto.

«Succede sempre una volta nella vita, giusto? C'è sempre una prima volta. Dobbiamo cambiare e tornare a vincere. Spero che quando riavremo i giocatori non ho dubbi che torneremo. Questa è la mia sfida, la nostra sfida, e vorrei affrontarla. Non mi tirerò indietro per niente. Voglio farlo più che mai. Quindi ci riproveremo. Dobbiamo schiarirci le idee e far tornare in forma i giocatori, questo è l'obiettivo», ha detto il tecnico del club inglese.

Un'era che finirà ma... dopo

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Quando gli hanno chiesto se questo momento è il segnale che l'era di dominio del City sta volgendo al termine Guardiola ha ribadito i tanti infortuni e poi ha detto: «Quello che vogliamo è non essere finiti. È quello che vuole la gente perché abbiamo vinto molto, succede. Ma vorrei avere tutta la squadra a disposizione per combattere e se qualcuno ci batte allora congratulazioni. Ho avuto la sensazione che sia troppo difficile giocare ogni tre quatto giorni vista la situazione che abbiamo. L'era finirà di sicuro: nei prossimi 55 anni, il City non vincerà la Premier League ogni anno. Ma vorrei che ci provassimo e se riuscissimo a giocare come abbiamo fatto nel primo tempo, allora avremmo una possibilità», ha concluso.

(Fonte: theguardian.com)