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Guardiola: “Mourinho vuole il City retrocesso. Io scherzavo ma se proprio devo gli rispondo che…”

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Pep Guardiola ha risposto alla provocazione di José Mourinho, che ha affermato che i suoi titoli in Premier sono stati "vinti correttamente"
Redazione1908

Pep Guardiola ha risposto alla provocazione di José Mourinho, che ha affermato che i suoi titoli in Premier League sono stati "vinti correttamente", in un chiaro riferimento alle 115 accuse di illeciti finanziari che il Manchester City sta affrontando.

All'inizio della settimana, Guardiola aveva scherzato sul gesto delle sei dita rivolto alla folla ostile di Liverpool domenica scorsa, paragonandolo a un famoso gesto di Mourinho. Il portoghese, infatti, aveva mostrato tre dita nel 2018, verso la fine della sua esperienza al Manchester United, in risposta alle crescenti critiche. Guardiola ha commentato: “Forse siamo simili, ma lui ne ha vinti tre e io sei"


La reazione di Mourinho

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Questo ha provocato la reazione di Mourinho, che ha fatto riferimento alle accuse contro il Manchester City:

“Voglio vincere, ma voglio vincere in modo pulito e corretto,” ha detto Mourinho, che ha guidato il Chelsea alla vittoria del campionato nel 2005, 2006 e 2015 sotto la proprietà di Roman Abramovich, anche lui ora sotto la lente d'ingrandimento della Premier League per aver fornito "informazioni finanziarie incomplete" tra il 2012 e il 2019.

“Se non posso vincere in modo pulito, preferisco perdere,” ha aggiunto Mourinho.

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La controreplica di Guardiola

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Guardiola ha poi risposto all'attacco di Mourinho: “Stavo scherzando, ma è un altro della lunga lista di quelli che vogliono il nostro club in League One o nella Conference,” ha dichiarato il tecnico 53enne.

“Direi a José la stessa cosa: siamo innocenti fino a prova contraria. Vedremo cosa succederà. Con le nostre squadre, lui con il Chelsea e io con il Manchester City, possiamo sederci allo stesso tavolo di Sir Alex Ferguson e Arsène Wenger, giusto? Per i tanti titoli che abbiamo vinto. Se l’ho offeso, mi dispiace, ma era solo una battuta. Il fatto è che lui ne ha tre e io sei. Questo è un dato di fatto. Tanti nel mondo vogliono vederci all’ultimo posto. Va bene, è così. L’ho detto molte volte: aspettiamo la sentenza. Tutti sono innocenti fino a prova contraria"